L’Atalanta dalla Lazio al Milan, cos’è successo? L’ipotesi dell’eccesso di carichi e un sollievo: si risolve alla svelta

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S e c’è una cosa che possiamo dire con assoluta certezza, è che le ultime due giornate di campionato hanno visto l’Atalanta dare vita a prestazioni poco brillanti. Le sconfitte contro Lecce e Milan hanno a nostro avviso una situazione che le accomuna e che per certi versi rappresenta una novità in casa Atalanta. Le squadre allenate da Pioli e Baroni hanno surclassato i nerazzurri per quanto ha riguardato l’aspetto atletico. Qualcuno di voi ora potrebbe obiettare argomentando di una situazione “non del tutto nuova” in casa nerazzurra. E’ già difatti capitato in altre circostanze di vedere gli uomini di Gasperini in difficoltà sotto questo aspetto. Gli inizi stentati dell’Atalanta in campionato non sono certo una novità, ma sono frutto di scelte attentamente ponderate da Gasperini e il suo staff. In quelle occasioni i giocatori nerazzurri hanno una corsa legnosa e poco fluida, e le loro giocate sono spesso prive di lucidità. Nessuno a Bergamo ci fa ormai caso più caso, perché tutti sanno che si tratta solo di aspettare, e che nell’arco di qualche gara (solitamente 3 o 4), i nerazzurri torneranno a correre ed a sfiancare le avversarie come hanno sempre fatto.

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Quelle partite sono considerate “il pegno” da pagare per essere più brillanti più avanti, nei momenti chiave del campionato. Anche nello svolgersi della stagione l’Atalanta di Gasperini ha in passato sofferto qualche flessione, dovuta ai cosiddetti “richiami”. Situazioni comunque passeggere di cui spesso nemmeno ce ne si rende conto. Perché dunque dire che ciò a cui stiamo assistendo rappresenta una novità (o quasi)? La risposta è in questo approfondimento.