L’Atalanta è in crisi? La risposta ai dati: mai creato così poco, mai subìto così tanto. E dai nuovi impatto deludente

scheda. L’approfondimento di Gianluca Besana

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D opo la sconfitta interna con il Napoli, per descrivere il rendimento negativo in cui erano incappati i nerazzurri nelle ultime tre gare giocate si era parlato di una “frenata”. La squadra di Gasperini aveva incassato un solo punto e la posizione tra le prime della classifica cominciava ad essere in discussione. Dopo il Ko rimediato a Torino, si può invece cominciare a parlare di “crisi”, perché la prestazione dell’Atalanta è stata sconcertante ed è stata la prosecuzione negativa di quanto fatto nel mese di novembre, senza che si siano in alcun modo intravisti dei segnali di inversione. Contro i granata, i nerazzurri hanno incassato la sesta sconfitta in campionato in 14 gare giocate, con un bilancio che ora più che da squadra di vertice, sa di squadra da centro classifica, con tanti problemi da risolvere. Dalla gara contro l’Inter in poi, tutti i problemi che con fatica i nerazzurri erano riusciti a celare (perché a dire il vero gli scricchiolii si erano avvertiti da subito in questa stagione), sono deflagrati. L’Atalanta fa fatica a seguire i dettami tattici del suo allenatore, tanto che chi ha commentato la partita di lunedì sera dagli studi televisivi, ha più volte ripetuto la frase: “Questa non è l’Atalanta di Gasperini”. Sicuramente una frase condivisa da chi segue i nerazzurri da anni, ma che finisce con il cacciare l’Atalanta dentro una crisi tecnica, perché quando i giocatori non eseguono o non riescono a comprendere quanto richiesto loro dal loro allenatore, è di questo che si parla.