L’Atalanta e l’ipotesi che Kovalenko resti con Gasp: ecco dati e caratteristiche (e sì, potrebbe essere utile)

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L e amichevoli estive “sono gare dove il risultato non conta”, ripetono i tecnici al termine di ogni partita. In effetti sono gare strane, giocate a ranghi incompleti, spesso con moduli sperimentali o con giocatori che occupano posizioni a loro non abituali. Oltretutto queste partite sono influenzate da carichi di lavoro pesanti che frenano gambe e cervello. Servono però all’allenatore ed al suo staff per misurare la progressione del lavoro sin lì svolto, e che viene messo alla “prova” sul campo. In questi “test match” si possono valutare i giocatori dal punto di vista tattico, per vedere quanto hanno assimilato dei principi di gioco loro impartiti, e per valutare come loro potenzialità si integrino con quelle dei compagni. Per ultimo, ma non meno importante, serve ai giocatori in odore di “prestito” per mettersi  in mostra e se possibile, far cambiare idea ad allenatore e dirigenza. Per Kovalenko e Piccoli, nell’ultima uscita contro il Pordenone, si è trattato proprio di questo. Roberto ha confermato quanto fatto vedere sin qui di buono con la maglia dello Spezia nella passata stagione di A. Per quanto ci è dato sapere, il tecnico di Grugliasco crede da sempre in lui e monitora costantemente i suoi progressi. La prima rete e l’assist per il raddoppio di Kovalenko, uniti al tanto impegno rovesciato sul campo (assieme a molte altre cose fatte bene), hanno però fatto scattare qualcosa nella testa del mister, tanto da fargli pensare che al classe 2001 si possa dare da subito una chance. Resta da capire quanto potrebbe giovare alla crescita di Piccoli restare a Bergamo, se per il giovane attaccante, il tempo di gioco si dovesse ridurre a qualche decina di minuti. Non sappiamo ancora come si evolverà la situazione, ma riguardo a Piccoli possiamo essere quasi certi che lo rivedremo in ogni caso presto a Bergamo. Se non sarà da subito, lo sarà sicuramente nella prossima stagione. Per l’ucraino invece sono bastati poco più di trenta minuti di utilizzo, per impressionare positivamente il pubblico orobico ed il tecnico di Grugliasco, tanto che a Gasperini nella conferenza stampa che è seguita alla gara con Il Pordenone si è lasciato sfuggire un “vedremo”.