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L’Atalanta inizia a scoprire Boga: velocità e (troppo) istinto. Miranchuk resta un oggetto misterioso

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Aleksej Miranchuk (Afb)

I l girone di ritorno dell’Atalanta sta assumendo le tinte fosche di una deriva o quasi. Per descrivere con il titolo di un film le gare di campionato giocate da gennaio a ora dai nerazzurri, potremmo utilizzare l’opera di Wolgang Petrsen «La tempesta perfetta». Sembra infatti che una serie di situazioni negative si stiano abbattendo con tempismo perfetto sulle gare di campionato giocate dagli uomini di Gasperini. Si va dalle assenze per Covid che hanno più volte decimato la squadra; agli infortuni e conseguenti ricadute di molti atleti che hanno finito per privare l’Atalanta di uomini chiave nelle partite decisive; agli errori (troppi) commessi da arbitri e Var; a un mercato che, seppur importante, non ha regalato soluzioni all’altezza di chi se n’è andato.