Le classifiche dei migliori/1 Atalantini fuori dai dati top: ecco perché (occhio ai duelli: spicca Holm)

scheda. Un approfondimento di Gianluca Besana (prima parte)

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Terminati gli “spiegoni” di fine campionato, e mentre il mercato sta già scaldando i cuori dei tifosi con i primi “affari”, per noi di Corner c’è ancora il tempo per fare ulteriori approfondimenti sulla stagione passata e per dare quindi una sbirciatina alle classifiche individuali. Alcune di queste, come ad esempio la classifica capocannonieri o dei migliori assistmen son ben note a tutti e quindi le passeremo in rassegna molto rapidamente, mentre ne analizzeremo molte altre che segnalano il lavoro a volte “oscuro” e poco rimarcato dai media, degli undici che vanno in campo. A queste dedicheremo invece uno spazio maggiore. Le classifiche individuali ci daranno la possibilità di confrontare il rendimento dei nerazzurri con gli altri giocatori di A, sia in ottica mercato,dando un’occhiata al rendimento dei primi nomi che iniziano a circolare, oppure per rimarcare il valore dei “nostri”.

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Come abbiamo detto sopra, argomenti quali capocannoniere e assistmen sono noti e quindi non “sprecheremo” nessuna grafica, ma ci limiteremo ad un piccolo recap. Per quanto riguarda i gol segnati, i primi tre posti sono andati rispettivamente a Osimhen 26 (Napoli); Martinez 21 (Inter); Dia 16 (Salernitana). Il primo tra i nerazzurri in questa classifica è risultato Lookman, quinto con 13 gol segnati. Ademola è risalito in terza posizione per quanto ha riguardato i gol segnati per 90 minuti di utilizzo, con una media di 0.63 reti a partita, ma è poi ridisceso (fuori dalla top ten) per quanto riguarda gli xG creati (9.27). Per chiudere il discorso sull’anglo nigeriano dell’Atalanta con questa classifica, va rimarcato che Lookman ha messo a segno 3.73 reti in più rispetto all’aspettativa in xG.

Per quanto riguarda gli assist, la prima posizione è andata da un altro giocatore del Napoli: Kvaratskhelia (10). Al secondo posto è finito Kostic della Juventus (9), e Rafael Leao del Milan (8). Anche in questa classifica, il primo dei nerazzurri è Lookman (ottavo) con 6 assist, in media 1 ogni 4 partite giocate.

 

Veniamo ora alla prima delle nostre grafiche che riguardano i tiri. Il giocatore in Serie A ad aver effettuato più tiri non poteva che essere colui che è anche il capocannoniere, ovvero Osimhen, con 127 conclusioni effettuate (in media un po’ più di 4 a partita), con una pericolosità media di xG 0.2. Lo seguono Martinez (118) e Leao (88). Da notare che l’Atalanta, pur avendo avuto il secondo attacco del campionato non ha piazzato nessuno dei suoi nei primi dieci. Passiamo alla classifica di destra, che ci illumina circa i second e third assists, che sono un argomento poco noto ai più e che quindi merita di essere spiegato. Con il termine “second e third assist” si qualificano i passaggi che hanno preceduto un assist. Il second assist è quello che ha generato l’assist. Il third assist è il passaggio che ha invece preceduto il second assist. Nelle statistiche avanzate hanno importanza perché spesso individuano coloro che stanno dietro alle azioni offensive di una squadra, ovvero, la “mente” o il “regista offensivo”. A guidare questa classifica è stato Calhanoglu dell’Inter con 5 second assist e 2 third assist. Interessante notare come in seconda posizione si sia piazzato Caprari del Monza (5 third e 2 second assist), ed in terza Luis Alberto della Lazio (5 second e 0 third). Se ci limitiamo solo ai third assist, in testa si trova invece un altro interista, ovvero Mkhitaryan con 3. Anche in questo caso, nessun atalantino è riuscito ad entrare nella top ten.

 

Diamo ora spazio ad una classifica (quella di sinistra) che per ovvie ragioni non vedrà ancora una volta nessun nerazzurro tra i primi dieci, ovvero quella riguardante i passaggi. Qui il Napoli (prima squadra per possesso palla) ha piazzato ben 5 dei suoi nella top ten: Kim (74 circa a partita con il 93% di completati), Rrhmani (70 circa con 93% di completati), Mario Rui (69 circa con l’85% di completati), Lobotka (61 circa con il 95% di completati), ed Anguissa (61 circa con il 90% di completati). Nella classifica ci sono poi tutti giocatori le cui squadre hanno avuto un importante dato circa il possesso palla (superiore al 50%). La classifica di destra ci informa sui duelli ingaggiati e vinti. Qui l’Atalanta ha piazzato un giocatore nei primi dieci: Hojlund, terzo con 32.71 duelli. Va però notato come tra i giocatori di questa speciale classifica, il danese abbia il peggior dato (assieme a Nzola dello Spezia) per quanto abbia riguardato la percentuale di duelli vinti, che si è fermata al 27%. La settima posizione è stata occupata da un obbiettivo di mercato dei nerazzurri, Holm dello Spezia con circa 29 duelli ingaggiati per 90 minuti di utilizzo e con una percentuale di successo del 29% circa.

 

Altre due classifiche che riguardano statistiche offensive, o meglio d’impostazione. In questo caso, ci sono due atalantini che sono stati protagonisti. Quella di sinistra si riferisce ai passaggi chiave, ovvero quei passaggi che mandano al tiro un compagno di squadra. Qui, al terzo posto compare Muriel, che è riuscito a mandare al tiro i suoi compagni per 2.4 volte di media a partita. Quella di sinistra ci quantifica gli attacchi alla profondità in media per 90 minuti. Anche in questo caso è utile specificare cosa s’intende per attacco alla profondità. Con questo termine si intendono tutti i palloni ricevuti (cross esclusi) nel raggio di 20 metri dalla linea di fondo avversaria. Ancora una volta il terzo in classifica è risultato Muriel con 2.55 ricezioni di media a partita, mentre Lookman si è piazzato ottavo con circa 2 (1.99 per la precisione) ricezioni per 90 minuti di utilizzo. Da notare che entrambe le classifiche sono guidate da Deulofeu dell’Udinese.

 

Veniamo ora ai cross e ai passaggi verso la trequarti. In questo caso l’Atalanta non ha piazzato nessuno dei suoi nella top ten. Per quanto ha riguardato i cross, i più prolifici sono stati: Kostic della Juventus (6.6 per 90 minuti dei quali il 36% di completati); Terzic della Fiorentina (6.2 e ben il 49% di questi completati); Dimarco dell’Inter (5.92 di cui il 32% completati). Come abbiamo detto sopra, non c’è nessun nerazzurro nemmeno nella classifica di destra (passaggi verso la trequarti), anche perché l’Atalanta lì ci è arrivata soprattutto palla al piede. La classifica è stata “vinta” da Mario Rui del Napoli (10.48 passaggi per 90 minuti di cui il 75% completati), seguito da Amrabat della Fiorentina (9.71 passaggi di cui l’87% di completati) e Luis Alberto (9.35 passaggi di cui l’80% di completati).

 

Restiamo sulla fase d’impostazione con altre due classifiche, che questa volta ci parlano dei passaggi progressivi e del contributo offensivo. I passaggi progressivi sono tutti quei passaggi che muovono considerevolmente in avanti la palla (guadagno territoriale). Un passaggio per essere classificato come progressivo deve far avanzare la sfera di 30 metri se si è nella propria metà campo, di 15 metri se la palla passa da una metà campo all’altra, e di 10 metri nella metà campo avversaria. Nonostante l’Atalanta abbia giocato spesso in contropiede, non ci sono nerazzurri in questa classifica, che è stata comandata ancora una volta da un giocatore del Napoli campione d’Italia, ovvero Mario Rui (15.46 passaggi di cui l’83% completati). Alle sue spalle Vojvoda del Torino (12.79 di cui il 78% completati) e Posch del Bologna (11.84 di cui il 66% di completati). La classifica di destra si riferisce al parametro che assegna il valore xG di un tiro a ogni giocatore che ha partecipato ad un’azione durante la fase d’attacco che ha portato a quel tiro. Questo è un parametro generico con il quale si cerca di scovare i giocatori più presenti nella catena di passaggi che generano conclusioni. In questa classifica comandata da Martinez (1.06 xG per 90 minuti), ricompare il “nostro” Lookman, settimo con 0.89 xG.

 

Ora spazio alle ultime due classifiche di questa prima parte di analisi (ne seguiranno altre), che riguardano i tocchi in area di rigore ed i fuorigioco. Nella prima ritroviamo il danese Hojlund (5.14 tocchi nell’area di rigore avversaria) ed ancora una volta Lookman, appena sotto al podio con 5.10 tocchi per 90 minuti di utilizzo. La classifica è comandata da Osimhen con 6.71 tocchi. A destra invece, una classifica di quelle in cui è meglio non comparire, e difatti non c’è nessun atalantino presente, ovvero la classifica dei giocatori finiti maggiormente in fuorigioco. Le prime due posizioni sono state occupate da giocatori di squadre di bassa classifica Dessers della Cremonese e Ceesay del Lecce. Terzo ancora una volta Osimhen, che visto la gran mole di palloni giocati e quindi l’elevato numero di azioni a cui ha partecipato è finito anche in questa poco lusinghiera classifica.

La prima parte di questo speciale dedicato ai “classificoni” finisce qui. A noi non resta che rimandarvi al prossimo appuntamento tra qualche giorno qui su Corner.