Lecce-Atalanta, match analysis di un disastro. Il turnover estremo, le mosse del Lecce, le contromosse in ritardo

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I l turno infrasettimanale di A ha proposto la sfida tra il Lecce, invischiato sul fondo della classifica, e l’Atalanta, che nonostante il ko interno subito ad opera del Napoli, continuava ad occupare la parte più nobile del tabellone. Dalla trasferta in Salento, Gasperini si aspettava (oltre ai 3 punti) delle risposte da chi fino a questo momento era stato meno utilizzato. C’era dunque il bisogno di “testare” alcuni giocatori in una gara ufficiale (aveva detto il tecnico di Grugliasco). L’esperimento di Gasperini si è però trasformato in un clamoroso errore di sottovalutazione dell’avversario e l’Atalanta ha finito per regalare ai giallorossi l’intero bottino, al termine di una gara che l’Atalanta si è voluta complicare da sola. Nell’undici titolare hanno trovato spazio contemporaneamente Zortea, Ruggeri e Malinovskyi, oltre ad Okoli, Sportiello e Soppy. Tutti giocatori che siamo poco abituati a vedere assieme ad inizio gara, e che hanno dato un “volto” (troppo) sperimentale all’Atalanta. Rispetto alla gara contro il Napoli sono stati complessivamente 9 i giocatori cambiati rispetto all’undici iniziale.

Come era ampiamente prevedibile la squadra di Gasperini (schierata con il consueto 3-4-2-1) ha subito il contraccolpo, anche perché di fronte si è trovata il “dinamico” Lecce, come lo aveva descritto Gasperini nella conferenza stampa di due giorni fa. Una squadra poco tecnica, che l’incredibile sottovalutazione commessa dal tecnico di Grugliasco ha finito per rivitalizzare.