Più duelli vinti, più cross completati: il segno di Scamacca sull’Atalanta emerge dallo studio dei dati

scheda. L’approfondimento di Gianluca Besana

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L a netta vittoria dell’Atalanta ai danni del Monza, ha rassicurato i tifosi nerazzurri sulla bontà delle scelte compiute nella sessione di mercato appena conclusa. Un secco 3-0 che racchiude una prestazione complessivamente molto buona, e con i nuovi arrivati finiti sugli scudi. Non è però il caso d’esaltarsi ora, come non era il caso di deprimersi dopo lo stop di una settimana fa a Frosinone. La vittoria contro il Monza non deve difatti illudere che la nuova Atalanta sia già quel motore perfettamente oliato delle migliori stagioni targate Gasperini, così come i vari giocatori che arrivano da stagioni deludenti abbiano già risolto definitivamente i loro problemi. Ci vorrà del tempo e Gasperini dovrà lavorare ancora molto nel processo d’integrazione dei nuovi, e le difficoltà (leggi Fiorentina) sono già dietro l’angolo. Ma la squadra c’è, ed è competitiva. Bisognerà avere la pazienza di aspettarla senza mettere troppa pressione. Il finale di mercato non aveva certo contribuito a rasserenare l’ambiente, ed è assolutamente innegabile che non tutto in questa estate è andato per il verso giusto. Sarebbe difatti servito almeno un difensore centrale di livello, ma il mercato non è una scienza esatta, e la società ha tentato il colpaccio Buongiorno, poi fallendolo sul finale e perdendo allo stesso tempo la possibilità di ingaggiare Hien. Ci sarà tempo di valutare “a freddo” quanto fatto da D’Amico e Congerton nelle prossime settimane, ma nel frattempo le note positive sono arrivate dal campo. L’Atalanta versione 2023/24 è parsa sufficientemente forte per restare in alto. Quanto in alto però lo capiremo solo tra qualche partita.