Spezia-Atalanta, match analysis. Buon primo tempo? I dati parlano: il dominio nel possesso, così, serve a poco (o niente)

scheda.

Lettura 6 min.

L’ Atalanta non giocava una gara in A da 52 giorni, ma a dire il vero di prestazioni come quella che i nerazzurri hanno sfoderato ieri al Picco, non se ne sentiva proprio la mancanza. Le cose buone che l’Atalanta aveva fatto vedere nelle quattro amichevoli giocate a dicembre sono già un lontano ricordo, perché la partita contro lo Spezia di Gotti ha fatto segnare un deciso passo (ma anche due) all’indietro da parte dei giocatori allenati da Gasperini. I nerazzurri hanno riacciuffato il pareggio soltanto nei minuti di recupero, quando tutti gli schemi erano saltati e grazie a uno degli ultimi assalti disperati tipici dei finali di gara. Un pareggio fortunoso che premia i ragazzi di Gasperini oltre i propri meriti. Negli oltre 100 minuti giocati prima, la squadra che si è fatta preferire era stata senza ombra di dubbio quella bianconera, che si è difesa ordinatamente ma non ha mai rinunciato a colpire i nerazzurri con delle ripartenze che hanno poggiato principalmente su Nzola e Gyasi. L’unico merito che va ascritto a Gasperini e ai suoi, è di averci creduto fino alla fine, nonostante la squadra stesse reagendo male ad alcune situazioni che si stavano creando sul terreno di gioco e che poi vedremo meglio. Ma al solito partiamo dalle formazioni.

Partiamo dallo Spezia. Per i liguri allenati da Gotti lo schieramento iniziale è stato il “consueto” 3-5-2. Il neo acquisto Moutinho è partito dalla panchina, e se si esclude la presenza di Zoet tra i pali, chiamato a sostituire l’infortunato Dragowski, il tecnico bianconero si è affidato ai dieci giocatori di movimento più collaudati. Anche Gasperini si è affidato al solito vestito tattico, schierando l’Atalanta con il 3-4-1-2. Al netto degli indisponibili Musso, Demiral e Hateboer (quest’ultimo convocato, ma non ancora al meglio), le “sorprese maggiori” si sono avute sugli esterni, dove Maehle ha occupato la corsia di destra, e Ruggeri quella di sinistra. Sulla trequarti è stato schierato Koopmeiners, che in quella posizione ha giocato diversi minuti nelle amichevoli di dicembre. In mezzo al campo, assieme a de Roon, è stato utilizzato Ederson, che nel nuovo pensiero tattico del tecnico di Grugliasco pare aver invertito la sua posizione proprio con quella di Teun. Il primo tempo giocato dalla squadra nerazzurra è stato quello che con ogni probabilità ha lasciato maggiormente perplessi i tifosi nerazzurri.