Udinese-Atalanta, studio dei dati. Il ritorno del pressing alto e i rischi conseguenti: pregi e difetti dell’«arma in più»

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L’ Atalanta ha illuso i suoi tifosi in quel di Udine, portandosi in vantaggio di 2 reti dopo 56 minuti di gioco nel big match di giornata che l’ha vista opposta all’Udinese di Sottil. La squadra guidata da Gasperini non è poi però riuscita a gestire la reazione dei friulani, innescata peraltro da un improbabile fallo decretato dall’arbitro Doveri, e ha finito per pareggiare lo scontro al vertice tra la prima e la terza della classe. Ora, nonostante i 21 punti in classifica, l’Atalanta ha dovuto cedere “la maglia rosa” da capolista al Napoli vittorioso a Cremona, ma si può consolare con l’occupazione in solitaria della seconda piazza. A Udine si sono viste tante cose fatte molto bene dalla squadra di Gasperini e altre che sicuramente andranno migliorate e che vedremo nel seguito di questa analisi. Nel complesso però la prestazione dell’Atalanta è da ritenersi positiva ed è certificata dai 233 punti Index, limati verso il basso a causa del veemente finale dei friulani che le hanno fatto incassare 2 gol.

L’Udinese dal canto suo, è sembrata una squadra molto potente fisicamente ma meno forte dal punto di vista tecnico di quanto non fosse fin qui stata descritta dai media.