Il tesoro del maresciallo/7 I biglietti europei e un sogno: «Ofi Creta-Atalanta»

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S iamo arrivati in fondo. Di certo, non abbiamo visto tutto e non vi abbiamo potuto mostrare tutto. La collezione di cimeli atalantini di Natalino Lanzini è talmente vasta che sarebbe impossibile, a meno di dedicarle decine di puntate e migliaia di fotografie, mostrarla tutta. Ma forse non sarebbe nemmeno giusto: è più giusto che sia solo lui, il maresciallo dei carabinieri nativo di Palosco e di stanza a Sacile, in Friuli, a godere interamente della sua collezione. Decenni di fatiche e di ricerche devono pur valere questo «privilegio», giusta ricompensa per tanto impegno. Siamo arrivati in fondo e lo diciamo: per il valore che ha questa collezione, a Natalino Lanzini il mondo dell’Atalanta dovrebbe dire un enorme grazie. Perché dentro i suoi faldoni non c’è solo la storia dell’Atalanta, con pezzi di enorme valore anche economico: c’è la nostra storia. C’è la storia di tutti coloro che attorno all’Atalanta goiscono, soffrono, partecipano a vario titolo. L’impegno di Natalino Lanzini andrebbe pubblicamente riconosciuto. Nell’attesa, è un piccolo grande orgoglio aver mostrato ai lettori questo patrimonio mai visto prima attraverso i servizi di Corner.

Qui, ora, chiudiamo il nostro viaggio con un capitolo non a caso: i biglietti delle partite europee. Perché è il capitolo che speriamo possa presto arricchirsi di nuovi cimeli, anche se recentissimi, e perché qui c’è il «buco» della collezione. Il pezzo che Lanzini non ha ancora, incredibilmente. «È il biglietto di Ofi Creta-Atalanta», la partita del secondo turno di Coppa delle Coppe del 1987/88. Ci andarono pochi bergamaschi, e peraltro si giocò a Salonicco». La partita si disputò il 21 ottobre 1987 proprio a Salonicco, in quanto lo stadio di Creta era squalificato per problemi di ordine pubblico registrati nel turno precedente. Vinse l’Ofi Creta...