S cusate il ritardo. La partita più surreale di questa estate calcistica, e forse degli ultimi anni, si è giocata lo scorso 5 luglio in quel di Lurgan, citta nordirlandese di 23mila abitanti a una trentina di chilometri da Belfast, nella contea di Armagh. In campo il Glenavon, squadra di casa, e i tedeschi dell’Erzgebirge Aue che hanno vinto con un tranquillo 2-0. Cosa c’è di strano? Formalmente la partita è una delle tante amichevoli precampionato che si giocano in tutta Europa, ma dal punto di vista storico per le due società è stato come chiudere un cerchio aperto qualcosa come 65 anni orsono. Un passo indietro, anzi parecchi. Il Glenavon è una delle squadre più nobili del calcio nordirlandese, forte di ben 103 presenze nella massima serie: meglio hanno fatto solo Cliftonville, Glentoran e Linfield, le tre di Belfast, con 125 cap a testa, seguite dal Lisburn Distillery a 123, ma quest’ultima è nel frattempo scivolata in terza serie. Se guardiamo alla bacheca però è tutto un affare di Belfast, con i lealisti del Linfield a quota 57 vittorie in campionato, seguiti dal Glentoran a 27, dagli scomparsi Celtic, squadra cattolica in un contesto quasi totalmente protestante sciolta nel 1949 per mere questioni di ordine pubblico, a 14, dai Crusader (altra squadra della capitale) a 7, dai succitati Distillery a 6, dal Cliftonville a 5 e dal Portadown a 4. Poi arriva finalmente il Glenavon che di titoli nazionali ne ha vinti 3, l’ultimo nel 1960, ma ha un primato: è stata la prima nordirlandese a giocare in Coppa Campioni. O European Cup come si diceva agli esordi.