Atalanta-Fiorentina, che storia nel 1993: polemiche furibonde, Corbani stende la Gazzetta e Pisani manda in B i viola

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Q uando è che si comincia a capire che tutto sta andando davvero storto? Quando accade l’imponderabile. Quando per esempio l’attaccante più temuto della squadra avversaria fa goal a 3 minuti dalla fine, solo che lo fa nella sua porta, vanificando il pareggio raggiunto un attimo prima dopo una partita tutta di rincorsa. E allora che capisci che, parafrasando Frankenstein junior, “potrebbe andare peggio”. Non piovere, ma finire clamorosamente in serie B dopo 54 anni ininterrotti in massima serie e un girone d’andata da quartieri alti, altissimi. E’ successo alla Fiorentina stagione 1992-93, una delle più incredibili che si ricordino sulle rive dell’Arno, dove è successo di tutto, ma proprio di tutto. E l’Atalanta ci ha messo lo zampino, per ben due volte. Proprio ad inizio dicembre in un’intervista al Daily Mail il danese Brian Laudrup (fratello di Michael che lo aveva preceduto di qualche anno in Italia) dopo le pesanti contestazioni dei tifosi del Celtic alla squadra è tornato su quella stagione, dicendo che “a Firenze aveva visto molto peggio. Le cose passarono da essere molto buone a molto negative in quattro mesi”. Quelli intercorsi dal ko casalingo 0-1 con l’Atalanta del gennaio 1993 alla sconfitta a Bergamo 2-1 del maggio dopo. “A fine gennaio eravamo secondi in classifica e perdemmo contro l’Atalanta. Il figlio del proprietario (Vittorio Cecchi Gori – ndr) entrò nello spogliatoio e licenziò l’allenatore davanti alla squadra. Fu un disastro. Arrivò un altro allenatore e poi un altro e un altro ancora”.