Atalanta, occhio alla porta: Ochoa sogna il 6° Mondiale e ora salva la Salernitana (E chi gliene fece 2? Un giovane Papu)

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Q ue viva Mexico! Si può incassare 3 goal in 2 partite (i primi 2 nel quarto d’ora iniziale del debutto) ed essere il migliore in campo per distacco? Sì, se in 180 minuti riesci nell’impresa di fare 18 parate. Diciotto. Tutte decisive. Nulla da dire, il debutto di Francisco Guillermo Ochoa Magañ detto “Memo”, in serie A è stato di quelli col botto: il nuovo portiere della Salernitana si è ricavato subito un ruolo da protagonista, sperando non continui pure al Gewiss Stadium. Classe 1985, il messicano di appendere i guantoni al chiodo non ci pensa proprio, anche perché insegue un sogno mica da ridere: la convocazione al sesto Mondiale che permetterebbe di lasciare alle spalle giocatori come Messi, Matthaus, Cristiano Ronaldo, Buffon e i connazionali Marquez e Carbajal (che di mestiere faceva pure lui il portiere) e diventare il recordman assoluto. In verità Ochoa è sceso in campo solo nelle ultime tre edizioni, nelle restanti ha fatto panchina, ma poco importa. Il Messico calcisticamente parlando non è mai stato tutta ‘sta roba, i giocatori ricordabili si contano sulle dita di una mano, o poco più: Carbajal e Marquez appunto, bomber Hugo Sanchez, il napoletano Lozano, Cuéllar e la sua folta capigliatura. Più un altro portiere, Jorge Campos, del quale in verità sono passate più alla storia le maglie con effetti strobo che le parate. Ochoa però è già nel pantheon dei pedatori nazionali e a meno che qualche giovane - tipo Raul Gudiño passato in Europa nella squadra B del Porto e ora nella Mls americana - gli soffi il posto strada facendo il Mondiale del 2026 pare un obiettivo fattibile. Tra l’altro verrà ospitato anche dal Messico insieme a Canada e Usa, come dire che la qualificazione in quanto Paese organizzatore è garantita. Tanto più che le squadre dovrebbero essere 48, quindi c’è posto per tutti. Anche per gli azzurri…