Atalanta-Salernitana 1995, finale thriller che vale la A. La bolgia allo stadio, il gol di Valentini, la gioia di Mondo e Ruggeri

storia.

Lettura 5 min.

Q uella volta è stata indimenticabile perché valeva la serie A. Ecco, per la Salernitana le cose non sono cambiate, per l’Atalanta invece ci sono in palio le ultime speranze d’Europa. Qualcosa di semplicemente inimmaginabile in quella domenica di 27 anni fa, l’11 giugno 1995: oltre 30mila tifosi sugli spalti, più di 5.000 da Salerno, pioggia e tanta tanta felicità. I nerazzurri avevano a disposizione due risultati su 3, ai granata serviva solo la vittoria in quell’ultima partita del campionato di B 1994-95 iniziato molto da lontano. Sulla panchina dell’Atalanta c’è Emiliano Mondonico, chiamato a mo’ di Cincinnato a risollevare le sorti di una squadra passata nel giro di una stagione dai sogni di gloria del Percassi I, con tanto d’acquisto del capitano del Marsiglia campione d’Europa, Franck Sauzèe (uno dei più colossali flop della storia, forse superato dal solo Costinha), alla rovinosa retrocessione in B e al passaggio di proprietà a Ivan Ruggeri. Su quella campana c’è invece un giovane emergente che nel giro di pochi mesi passa dalla promozione nei cadetti al rischio di non iscriversi al campionato per poi giocarsi un’incredibile serie A nelle ultime due giornate: si chiama Delio Rossi, il popolo nerazzurro lo applaudirà a scena aperta dopo una retrocessione in B di dieci anni dopo.