Atalanta-Sassuolo, la strada di Dionisi inizia alle porte di Bergamo: gli anni alla Tritium, dalla D al sogno della Serie A

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L’ ultima volta che le loro strade si sono incrociate è stata 10 anni fa, il primo campionato del Percassi II in serie A, pochi mesi dopo aver stravinto quello cadetto ma anche essersi ritrovati sul groppone 6 punti di penalità per la vicenda calcioscommesse. Anche per questo motivo l’umore della tifoseria nerazzurra era poco più che pessimo e incline alla contestazione, come quel 27 agosto 2011 a Zingonia quando dagli spalti si era alzato più di un invito ad andare “a lavorare” all’undici che aveva appena pareggiato 1-1 l’amichevole con la Tritium, fresca di promozione in terza serie. Il capitano avversario era Alessio Dionisi, l’attuale mister del Sassuolo. E pensare che, sulla carta, il giorno dopo sarebbe dovuta iniziare la serie A, ma lo sciopero dei calciatori aveva portato allo slittamento della prima giornata a dicembre: buon per l’Atalanta che al debutto inizierà alla grande pareggiando 2-2 a Genoa con doppietta del piccolo-grande Maxi Moralez e nel giro delle prime tre giornate azzera la penalizzazione conquistandone addirittura 7 di punti. Se poi ci aggiungiamo il fatto che il match rinviato con il Cesena e giocato a dicembre si concluderà con un netto 4-1 in rimonta, tutto sommato quel caldo sabato di agosto a Zingonia si è rivelato più azzurro che nero. In quella partita l’Atalanta di Colantuono era comunque apparsa svogliata e lontana da una forma accettabile e quelli di Trezzo d’Adda avevano fatto un figurone, passando in vantaggio con Sinato per poi farsi raggiungere da Schelotto: l’allenatore della Tritium era un ex nerazzurro, Simone Boldini. Di quella squadra Dionisi era il capitano: toscano (dell’Amiata) di nascita, cresciuto nelle giovanili della Fiorentina e poi passato in quelle del Siena, nel 2000 sbarca in Lombardia, teatro di buona parte della sua carriera.