Atalanta, talenti crescono a Zingonia: ecco la storia del «nostro» Vlahovic (targato Partizan, un marchio sicuro)

scheda. Un lavoro di Filippo Maggi

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C on Dusan condivide cognome, ruolo, nazionalità, settore giovanile di provenienza e, ultima ma non meno importante, la scelta di recarsi in Italia per cercare di farsi strada il più avanti possibile nell’intricato panorama del calcio, che ormai offre varie possibilità ai calciatori stranieri ben prima di provare ad affacciarsi alla realtà delle prime squadre. Vanja Vlahovic, attaccante serbo della Primavera allenata da Giovanni Bosi, è, ormai da una decina di mesi, uno degli uomini più importanti in dote alla massima formazione giovanile nerazzurra. Come tale, infatti, può essere considerata anche dopo l’avvento dell’Under 23, visto che la seconda squadra ha tra le proprie fila calciatori e ragazzi già avvezzi al professionismo, almeno nella stragrande maggioranza dei casi. Se in precedenza abbiamo parlato dei diversi punti di contatto con il 9 della Juventus, parecchio diverse sono, invece, le caratteristiche di gioco dei due. Più strutturato e uomo d’area di rigore l’ex viola, Vanja, soprattutto nei primi mesi d’Italia, aveva dato l’impressione di non essere una primissima punta per attitudini, quasi come se si trovasse più a suo agio a svariare un po’ su tutto il fronte offensivo. Meno possente anche da un punto di vista fisico (1,84 cm), con il tempo ha comunque mostrato di saperci fare in zona gol, con movimenti da attaccante vero.