Storie di calcio/3 A Parigi è tornato il Pfc. Sfida al PSG, con un obiettivo: copiare l’Atalanta

storia. La storia di Dino Nikpalj

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“I ci c’est Paris” come si legge sulla copertura del Parco dei Principi, casa del Paris Saint Germain, fresco di trionfo in Champions (e in campionato, e nella coppa nazionale…). Ma pure dall’altro lato della strada c’est Paris, quella del Pfc, Paris Football Club, fresco di promozione nella Ligue 1, la massima serie francese. I biancoblu la scorsa stagione l’hanno giocata nel XIII arrondissement della capitale, allo stadio Charlèty, la prossima si trasferiranno allo Jean Bouin, dall’altra parte della strada rispetto al Parco dei Principi. Ma non per modo di dire, in mezzo ci passano 10-15 metri scarsi. Insomma, il derby più derby che si possa immaginare, roba da far impallidire quelli di Avellaneda o Dundee, dove gli stadi sono sì vicini, ma non così vicini. Ma non è la sola stranezza di una stracittadina parigina che tornerà dopo la bellezza di 25 anni nella massima serie: l’ultima volta a sfidare il Psg fu il Racing, e anche la storia di questo club s’intreccia con il Paris Football Club. O meglio, tutta la storia contemporanea del calcio parigino è legata a doppio filo in un modo a tratti inestricabile. Il Racing, per dire, è la sezione calcistica di un sodalizio fondato nel 1882, di gran lunga il più antico della città, seguito da quel Red Star che fu di Jules Rimet, il papà della Coppa del Mondo, e sul quale aveva recentemente puntato gli occhi Stephen Pagliuca con fondi Usa al seguito: nato nel 1897, sette anni dopo un’altra società, la scomparsa Club Francais, il Red Star ha appena conquistato la salvezza nella serie B transalpina. Quella che ha visto il Pfc arrivare secondo dietro il Lorient conquistando così la promozione.