L’ estate davanti. Per un uomo solo e misurato, potrebbe apparire come un deserto, o una voragine. Il professor Caudano, oltre tutto, non ha le risorse né economiche né fisiche né psicologiche per grandi e lunghe vacanze che possano dare un senso particolare al suo luglio e al suo agosto. In genere, finisce per trascorrere qualche giorno in un agriturismo umbro o in una città d’arte, purché raggiungibile in treno. E, negli anni terminati calcisticamente bene, non manca di far una scappata di un paio di giorni a Bergamo, a «respirare aria nerazzurra», come usa dire a se stesso.