Caudano e un tris di incubi troppo grandi: i temi da 4, la guerra che torna, l’Atalanta che non sa più essere l’Atalanta

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Atalanta's coach Gian Piero Gasperini during UEFA Europa League playoff soccer match Atalanta BC vs Olympiacos Piraeus at the Gewiss Stadium in Bergamo, Italy, 17 February 2022. ANSA/PAOLO MAGNI (PAOLO MAGNI / Z80)

“N on sei vecchio, Elvio, non sei vecchio: puoi ancora rimetterti pienamente in forma, se lo vuoi“. Così, incontrandolo in Corso Matteotti, gli ha detto il dottor Anchise poco fa, nel consueto e inesausto tentativo di convincerlo ad avere un poco più cura di sé e a iniziare quella dieta che il professor Caudano proclama di voler inaugurare da almeno tremila lunedì… Giunto a casa, però, l’indisciplinato paziente si sente vecchio, e come. È la sera di lunedì: cena senza troppo preoccuparsi del numero di calorie, poi si mette sul divano, ripensa alle parole del suo medico e per associazione di idee gli torna in mente un verso bellissimo e verissimo di Mario Luzi: “Ai vecchi tutto è troppo”. “Sì”, biascica, “ai vecchi tutto è troppo, e io devo proprio essere vecchio, perché tutto mi è troppo, altro che quel che cerca di farmi credere il dottor Anchise per impormi i suoi programmi di dimagrimento coatto…”. La televisione in sottofondo manda immagini di guerra, analisi di esperti, cartine geografiche e dati preoccupanti. Il buon Elvio lascia fare, ma da lì parte la sua riflessione sul “tutto” che gli è “troppo”. Nulla si salva. Da Kiev a Bergamo passando per Jesi. “A me è troppo che l’uomo sia ancora quello di Caino e Abele, o forse di Caino e Caino, o quello delle favole di Esopo dove agiscono e si fronteggiano animali astuti e animali prepotenti, o quello delle guerre persiane o della guerra del Peloponneso, perché le dinamiche non cambiano mai, fra erosioni delle aree di influenza, aggressioni, pretesti per giustificarle, fragili negoziati e fragilissimi accordi… A me è troppo che la guerra riappaia in Europa e nel perdurare di una pandemia: ci sentivamo i più civili del mondo, al punto da aver rimosso il dettaglio dei Balcani degli anni Novanta, e invece in Europa, nell’Europa cristiana, illuminista, capitalista, socialista, liberale, la guerra ritorna, e muoiono i bambini, mentono i media, cadono i civili, e tutto terribilmente ritorna e abituarsi è un attimo”.