Caudano, la «cometa» di Muriel a Berna e Renzo dei Promessi Sposi alla ricerca di Bergamo

storia.

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N el Capitolo XVI dei “Promessi Sposi”, Renzo, dopo averne combinate di storte, deve fuggire da Milano perché sulla sua testa pende una taglia. Vuole entrare nella terra di Venezia, raggiungendo Bergamo. Non conosce la strada, ma ha paura di destar sospetti, chiedendo informazioni. Manzoni allora si diverte a disegnare alcuni bozzetti di possibili interlocutori del suo personaggio, e scrive: “In tali strette, Renzo dovette fare forse dieci giudizi fisionomici, prima di trovar la figura che gli paresse a proposito. Quel grassotto, che stava ritto sulla soglia della sua bottega, a gambe larghe, con le mani di dietro, con la pancia in fuori, col mento in aria, dal quale pendeva una gran pappagorgia, e che, non avendo altro che fare, andava alternativamente sollevando sulla punta de’ piedi la sua massa tremolante, e lasciandola ricadere sui calcagni, aveva un viso di cicalone curioso, che, in vece di dar delle risposte, avrebbe fatto delle interrogazioni. Quell’altro che veniva innanzi, con gli occhi fissi, e col labbro in fuori, non che insegnar presto e bene la strada a un altro, appena pareva conoscer la sua. Quel ragazzotto, che, a dire il vero, mostrava d’esser molto sveglio, mostrava però d’essere anche più malizioso; e probabilmente avrebbe avuto un gusto matto a far andare un povero contadino dalla parte opposta a quella che desiderava. Tant’è vero che all’uomo impicciato, quasi ogni cosa è un nuovo impiccio! Visto finalmente uno che veniva in fretta, pensò che questo, avendo probabilmente qualche affare pressante, gli risponderebbe subito, senz’altre chiacchiere; e sentendolo parlar da sé, giudicò che dovesse essere un uomo sincero. Gli s’accostò, e disse: - di grazia, quel signore, da che parte si va per andare a Bergamo?”. Dunque, per Manzoni, o almeno per Renzo, un uomo che parla da solo è un uomo sincero. In tanti anni, il professor Caudano ha avuto per le mani infinite edizioni del Romanzo, ma mai ha trovato un commento che rendesse ragione di quel curioso parere. Il che non gli impedisce di averlo caro e di farsene scudo, quando gli capita di bofonchiare a voce alta, specie in casa. Come ha fatto anche poco fa, all’ingresso di Muriel sul campo di Berna, quando lo ha visto entrare dopo che Pezzella con ostinato coraggio ha guadagnato una punizione dal limite.