Caudano, le delusioni della scuola e il sogno del riscatto in un sorriso femminile. E l’Atalanta, troverà il suo riscatto?

storia. Il racconto di Stefano Corsi

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B ellissima all’Olimpico, sciatta e macchinosa contro il Lecce. Da una delle partite migliori dell’anno, se non del settennato, a una delle meno memorabili. “È il su e giù della vita”, pensa Caudano ancora scosso, in un martedì pomeriggio di Collegio docenti. Lui siede in fondo e un po’ ascolta e un po’ si distrae leggendo un saggio su Manzoni pausato da digressioni calcistiche talora coadiuvate da ricerche in rete. Andremo dal Milan. “Troveremo il riscatto? Giocheremo di nuovo bene, come forse promettono l’avversario di grido e la collocazione della gara fuori casa?”.

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Sono le domande che ogni tifoso nerazzurro si pone in questa settimana a tinte incerte dopo il goal subito non innocentemente da Musso, dopo la dormita sul corner dello 0-2, dopo il miracolo di Højlund, che anche in una giornata di scarsa grazia è comunque riuscito a fare una cosa che, almeno nelle serie maggiori, il buon Elvio non ha visto accadere mai: dar esito alla per solito vana corsa del centravanti che va a disturbare il rinvio del portiere più per senso del dovere che per reale speranza di cavar qualcosa dal proprio sforzo. Goal a suo modo straordinario.