Gasp e Boga, Caudano e gli alunni: così si insegna l’Atalanta, così si insegna il latino (sperando, sempre, di vincere)

storia.

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L a fatica. Il professor Caudano non avverte che quella. Si è perfino chiesto se non soffra di un poco di depressione, se, come ha sentito in televisione, non servirebbe anche a lui un “correttore dell’umore”.

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Del resto, una rivista dedicata alla scuola che circolava in sala professori giorni fa, era aperta su un articolo dal titolo allarmante: Born to burnout. Occhiello: Indecisione, irrequietezza, scarsa concentrazione, pessimismo, ansia, irritabilità: è il burnout, lo stress da lavoro correlato che sempre più spesso colpisce insegnanti. Lui che cosa sia il “lavoro correlato” non saprebbe dire. E neppure soffre di scarsa concentrazione. Ma il resto… Il resto se lo sente addosso. Solo che non ne parla con nessuno, neppure con i rari colleghi con cui ha un poco di confidenza. Forse, perché dovrebbe dire che tutto è iniziato con la cessione di Gosens, inattesa e da lui soffertissima. Ma, a parte che al “Leonardo da Vinci” nessuno conosce la sua passione calcistica, chi capirebbe che per la partenza di un calciatore un uomo della sua età e della sua formazione culturale potrebbe patire tanto?