Samp-Atalanta, il derby di Gasp numero 23, il secondo di fila dalla tribuna. Storie e dati (e un bilancio da pareggiare)

storia.

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G iocatori, allenatori, dirigenti. Chi passa calcisticamente da Genova, sponda blucerchiata o rossoblù non importa, porterà per sempre il marchio di uno dei due schieramenti. Vale anche (o soprattutto) per Gasperini, che del Genoa ha scritto la storia. Sbarcato in Liguria nel 2006, l’allenatore piemontese ha prima portato il club Serie A, poi iniziato una lunga cavalcata, che lo ha portato a giocare l’Europa League. Ha lasciato per tre anni ed è tornato, prima di prendere la strada verso Bergamo e legarsi all’Atalanta. Nel mezzo derby vinti e derby persi, contro la Sampdoria. Derby che sono rimasti tali, anche da quando Gasperini siede sulla panchina nerazzurra, nonostante questo - e non solo questo - lo viva dalla tribuna per squalifica. Le polemiche non sono mai mancate, indipendentemente dal risultato o dal periodo della stagione. A maggior ragione nelle stagioni in cui i blucerchiati si sono giocati con l’Atalanta un posto nelle coppe europee. Oggi, a Marassi, Gasperini non sarà in panchina a causa dell’espulsione rimediata domenica, nel finale della sfida contro l’Udinese. Ironia della sorte, l’allenatore nerazzurro ha visto dalla tribuna anche la sfida del febbraio scorso sul campo della Sampdoria: era stato espulso qualche giorno prima a Bergamo durante il match con il Napoli. “Espressione di critica irrispettosa all’arbitro”, quel giorno, a differenza delle “frasi ingiuriose” di domenica. Cambia poco.