Gli incroci di Gattuso con l’Atalanta: gioie (ma non sempre) da giocatore, dolori (quasi sempre) da allenatore

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A soli tre giorni dalla storica sfida in Champions League contro il Real Madrid, l’Atalanta scende in campo in campionato contro il Napoli, in uno scontro diretto fondamentale nella corsa per un posto nella prossima Champions League. La partita di domenica non è decisiva come quella di mercoledì, certo, ma può dire molto sulla stagione dei nerazzurri. A Bergamo arriva una squadra reduce da una mezza figuraccia in Europa League sul campo Granada, ma anche dalla vittoria - seppur sofferta - in campionato contro la Juventus. Due squadre a pari punti, che a una quindicina di giornate dalla fine della Serie A si gioca una chance per mettersi l’altro alle spalle. Mica poco. Lo sa bene Rino Gattuso, un allenatore a cui certamente non piacciono le sfide facili. Poco più di un anno fa ha preso il Napoli dalle mani di Carlo Ancelotti, senza però riuscire a risollevarne le sorti in campionato. Una lunga rincorsa a una zona Champions molto lontana, terminata proprio a Bergamo, l’estate scorsa: 29ª giornata, Atalanta quarta e Napoli sesto, a dodici punti di distacco.