G iorno di ombre e di fresco, nella vasta casa ecclesiastica. Il professor Caudano si sta affezionando ai suoi muri spessi, ai suoi silenzi, alla sua marginalità rispetto al paese. Da Jesi, gli sono giunte diverse richieste per l’acquisto del suo appartamento. Sarebbe uno strappo definitivo, che lo spaventa. D’altro canto, a scuola non tornerà mai, questo è sicuro, e il ricavato gli consentirebbe probabilmente di vivere sereno la sua vita modesta fino alla fine. Deve decidere e non vorrebbe. Forse, soluzione perfetta sarebbe l’affitto. Niente di meglio che rifugiarsi nella lettura, durante un quieto pomeriggio estivo di inizio agosto. Niente attualità, però. Può darsi che sia un segno della vecchiaia incipiente, ma il povero Elvio fatica sempre di più a sopportare gli echi e gli sfregi della quotidianità. Per esempio, non gli pare possibile che i suoi simili risolvano le questioni internazionali ancora ricorrendo alla fionda, alle armi e alla guerra, oltretutto sconfinando nella barbarie più atroce.