Il prof. Caudano, quell’Atalanta-Milan di Delio Rossi e un ricordo che arriva fino a oggi, senza alcun merito. Anzi, Meret

storia.

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E ra un giorno di freddo e di neve caduta su Bergamo. Il professor Caudano lo ricorda perfettamente. Era sabato. Quell’anno, nella rotazione abbastanza onesta e regolare che disciplina i giorni liberi al “Leonardo da Vinci”, gli era toccato proprio il prefestivo. Ne aveva approfittato: le partire domenicali, infatti, gli ponevano il problema del rientro. Sarà stato febbraio. Comunque, tardo inverno. Atalanta-Milan. L’Atalanta povera ma ostinata di Delio Rossi, che stava cercando una salvezza difficilissima. Erano le settimane di una fragile e bellissima rinascita. Tre i giocatori simbolo: Motta, Lazzari e Makinwa. La partita era programmata per il tardo pomeriggio. Caudano ha buona memoria: ricorda la neve, il freddo, una clamorosa mancata espulsione per trattenuta di un milanista ultimo uomo su Makinwa stesso lanciato a rete e la beffa finale: sull’1-1, all’ultima azione, la rete di Pirlo a suggellare un batti e ribatti in area. Uno di quei goal già amari se presi in altri minuti, che diventano insopportabili nella landa irrimediabile del recupero. Ma che cosa ha fatto scattare il ricordo, nel buon Elvio, dopo tanti anni (una quindicina almeno…)? Un dizionario. Niente meno.