La scuola e l’Atalanta: i pensieri del prof. Caudano. In classe i «fragilini» se la cavano, con Gasp no: ecco 3 esempi

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P ausa delle Nazionali. Vagamente molesta, nel cuore del professor Caudano. Perché interruppe l’idillio iniziale (tre vittorie su tre) a ottobre, quando l’Atalanta infarcita di rientranti sbalestrati andò poi a buscarle a Napoli, e perché a suo tempo si disse che una delle ragioni del dissidio mai ricomposto fra Gasp e Papu risiedesse nelle trasferte argentine del secondo, convocato per giocare spiccioli di partite nell’Albicelste, a margine di viaggi intercontinentali. Il bel successo di Verona si affaccia sulla volata finale, che facile non sarà, ma cui i nerazzurri arrivano abbastanza lanciati e in ottima posizione. Purtroppo, all’assenza del campionato nella vita del buon Elvio si associano anche sì due settimane di Consigli di Classe. E lì, il suo cuore di tifoso in astinenza si confonde con il suo cuore di insegnante, la cui sofferenza pare destinata a non avere fine mai. Perché d’un lato vuol bene agli studenti e cerca, nei limiti del possibile, di aiutarli e ascoltarli, ove mai capiti che vogliano parlargli. E tanto più, si sente in dovere di essere clemente in questi tempi difficili, in cui è proprio l’obbligo di stare sempre chiusi in casa a rendere i ragazzi meno capaci di concentrazione, perché una delle grandi risorse dello studio è l’alternanza con la distrazione, lo sport, l’uscita nella natura o per la città. Dall’altro lato, però, vede che la scuola superiore ha ormai completamente o quasi rinunciato alla sua funzione selettiva. A favore di una linea inclusiva. Caudano ha sia classi di biennio che di triennio. E ha badato, da filologo, al linguaggio dei suoi colleghi. Dove ha segnalato, in prima e seconda, ragazzini a suo parere inadeguati a frequentare il liceo, ha sentito il vicepreside suo collega definire quegli stessi allievi come “fragilini”, dolce e assolutorio diminutivo, pieno di comprensione che prelude all’idea che quel tipo di alunno va comunque capito, aiutato e alla fine promosso.