La storia del Bayer Leverkusen, 119 anni di sport cominciati da una lettera degli operai: «Fateci giocare a calcio»

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S olidità strutturale, competitività, efficienza, forza del collettivo. Sono gli ingredienti principali della storia di un club che affonda le radici ai primi del ‘900 all’interno di una polisportiva nata come «costola» dell’industria farmaceutica Bayer. Tutto cominciò nel 1903 quando un impiegato della Bayer, Wilhelm Hauschild, recapitò una lettera ai suoi datori di lavoro firmata da altri 170 colleghi chiedendo un appoggio finanziario per fondare una società sportiva in cui la ginnastica sarebbe stata lo sport principale.

Tutto nasce nel 1904, e nel 1907 alla polisportiva viene affiancata la sezione calcio e nel 1928 dopo una distinzione di varie realtà all’interno del gruppo, prende forma una creatura comprendente vari sport, tra cui il calcio, griffata di rosso e nero che resteranno i colori rappresentativi del Bayer 04 Leverkusen. L’importante società della Renania Settentrionale-Vestfalia gioca le sue gare interne, dal 1958, alla BayArena di Leverkusen (30.210 posti) ed è una delle più floride realtà della Bundesliga. Dando una rapida sbirciata al palmares la prima cosa che salta all’occhio è l’assenza di scudetti di Germania. Ebbene sì, il Bayer in Germania è una società di vertice e consolidata a livello strutturale, ma ha anche la fama dell’eterna piazzata. È arrivata ben cinque volte seconda in Bundesliga e cinque volte terza. Ed è una delle cinque squadre europee ad aver conquistato una coppa europea (la Uefa nel 1988) senza aver mai vinto un titolo nazionale.