L’Atalanta trova il Bologna e il suo tifo molto vip: è la squadra di scrittori, musicisti, politici (e forse anche del Duce)

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I l Bologna è tornato in serie A nell’estate 2015 con una vecchia conoscenza nerazzurra in panchina, mister Delio Rossi. Lo ha fatto partendo da quarta classificata e dopo aver avuto la meglio in due scontri incrociati solo per il miglior piazzamento nella stagione regolare, prima con l’Avellino e poi con il Pescara. Con gli abruzzesi sono bastati due pareggi per ritrovarsi promossi, 0-0 all’Adriatico e 1-1 al Dall’Ara, ma la traversa colpita dal biancazzurro Melchiorri in pieno recupero è ancora lì che trema, come gli oltre 30mila tifosi bolognesi. Tra di loro diversi che definiremmo vip: sulle tribune del vecchio impianto felsineo, atteso nei prossimi anni da un restyling di assoluto livello, è tutto un florilegio di artisti ed esponenti del mondo politico e imprenditoriale. Bologna è una città che mangia pane e sport, il soprannome di “basket city” dice tutto, la rivalità feroce tra Virtus e Fortitudo ancora di più: guelfi e ghibellini della palla a spicchi che se potessero si dividerebbero pure Garisenda e Asinelli, le due torri. Ma sui parquet cittadini ha giocato anche la storica Gira (abbreviazione di Girardengo, il mitico ciclista), più indietro l’Oare e la Moto Morini e il palasport di piazzale Azzarita è per i bolognesi sacro quanto i tortellini. E che dire dei campionati vinti nella pallavolo, nel football americano e persino nel baseball? Più che basket city Bologna è sport city, qui si gioca a tutto. Ma lo “squadrone che tremare il mondo fa” (come era stato declamato nei lontanissimi anni ’30) ha sempre un posto privilegiato nel cuore della città. Un fedelissimo era il grande Lucio Dalla, tifosissimo delle V nere (la Virtus) nel basket e pazzo per i rossoblu. Insieme a Gianni Morandi, Luca Carboni e Andrea Mingardi è l’autore di “Le tue ali Bologna”, inno ufficiale della squadra: “Di professione scettici seduti sui gradoni, mentre sfilano ragazze e illusioni, che se poi esiste la felicità chi ti dice che non passi anche di qua” recita la prima strofa.