Lo strano sentimento del prof. Caudano: notte insonne per un 1-1 a Parma, quasi indifferenza per Lookman che resta

storia. Il nuovo racconto di Stefano Corsi

Lettura 3 min.

C he l’amore si trasformi nel tempo e che anche sincronicamente possa assumere forme diverse, a un pover uomo che per tutta la vita ha insegnato letteratura non c’è bisogno di spiegarlo, il che non toglie che, quando lo vive, la cosa possa turbarlo. Sabato sera, proprio in coincidenza con Parma - Atalanta, al professor Caudano è capitato fra capo e collo un ineludibile invito a cena di monsignor vescovo, il quale tanto ci teneva ad averlo alla propria mensa da proporgli che lo andasse a prelevare a Murazzano e ve lo riportasse il suo segretario in automobile. Il povero Elvio non ha potuto sottrarsi e ha pensato subito all’unico rimedio, quanto al calcio: isolarsi completamente, non guardare mai il cellulare né durante né dopo la partita, e vedersela in differita, come usava dire una volta, nella notte, dopo il ritorno a casa. Il vescovo, inconsapevole di nuocergli, lo aveva convocato per il piacere di due chiacchiere con un laico tutt’altro che bigotto e per proporgli alcuni lavori di revisione testuale necessari nel mese di settembre, con la ripresa delle attività. Il professore, dal canto suo, è stato degno interlocutore ed è riuscito a non lasciarsi raggiungere dalla notizia dell’esito del match del “Tardini”, che sarebbe potuta sortire da una chat con qualche amico tifoso, da una pagina di giornale online, da un annuncio sui social.