Il Napoli, l’Atalanta e quella magica coppa in comune... insieme allo stadio di Stoccarda

storia. La storia di Dino Nikpalj

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A ntonio Conte è solo l’ultimo nome di una serie che lega Bergamo a Napoli. Al di là dell’indubbia (e a tratti feroce) rivalità calcistica, e non, nel corso della storia qualche allenatore si è seduto su entrambe le panchine. L’ex ct azzurro è appunto l’esempio più recente (in verità quella nerazzurra è stata una parentesi e in epoca prepercassiana), ma al mazzo possiamo aggiungere Bortolo Mutti, Marcello Lippi, Edy Reja, Emiliano Mondonico e Ottavio Bianchi che nelle due squadre ci ha pure giocato. E questo apre la porta a un elenco pressoché sterminato di ex, da Hasse Jeppson (soprannominato ‘o Banco ‘e Napule) a mister 2 miliardi Beppe Savoldi passando per Giovanni Vavassori, ma la lista è davvero lunghissima. In realtà per trovare il primo allenatore che ha guidato entrambe le compagini bisogna andare molto in là col tempo, agli anni ’30. Il suo nome è Angelo Mattea e ha guidato i partenopei per tutta la stagione 1936-37 e per metà di quella successiva. Classe 1892, piemontese di Santhia, ha giocato anche nella Juventus ma soprattutto in quel Casale con il quale ha vinto uno scudetto nel 1914. I nerostellati sono stati anche la prima squadra che ha allenato per 6 stagioni con una parentesi a Carrara: dal 1933 al 1935 è stata invece la volta dell’Atalanta, due stagioni in serie B concluse con un 5° e un 7° posto nel girone B dei cadetti. Poi viene chiamato nientemeno che da Vittorio Pozzo, ct degli azzurri Campioni del Mondo, a fargli da vice alle Olimpiadi di Berlino del 1936 dove vince l’Oro. Con il Napoli di Achille Lauro il primo anno di A si piazza al 13° posto a tre punti dalla zona retrocessione e nel secondo viene sollevato dall’incarico.