M ettiamola così, c’è il Parma, “quel” Parma e un Parma. Alla prima fattispecie appartiene la squadra in maglia crociata (un unicum) che per diversi decenni incrocia meno che raramente l’Atalanta. Poi dopo la complessa fusione di fine anni Sessanta con la Parmense ci gioca in serie B nel decennio successivo e pure nella sola stagione passata in C1 dai nerazzurri: 1981-82, un combattutissimo 1-0 in casa messo lì tra lo sprofondo di Sant’Angelo Lodigiano e le lumache di Empoli: decide Mutti che allo scadere del primo tempo infila quel Nando Orsi, scuola Roma, ora commentatore tv che farà la sua bella carriera in A tra i pali della Lazio. In panchina per gli emiliani c’è nientemeno che “Pantera” Danova, in campo Fabrizio Larini che sarà dirigente nerazzurro parecchi anni dopo. Ed è proprio in quei tempi che si parla di “quel” Parma, quello della famiglia Tanzi e dei soldi Parmalat: una Coppa Coppe, una Supercoppa europea, una italiana, tre Coppe Italia e due Coppe Uefa, l’ultima nel 1999.Poi il crack economico, il ridimensionamento, eccetera ecc… Ecco, “quel” Parma era tutto un altro paio di maniche e all’Atalanta gliele ha spesso suonate, anche se nei flash nerazzurri ci sono situazioni come il 2-1del 1992 con rete di Ganz e Rambaudi e Melli (più volte accostato all’Atalanta) ad accorciare nel finale o il pareggio allo scadere di Vieri sotto la Nord alla sua prima partita in nerazzurro di tre anni dopo. Per capire il calibro dei crociati (che in verità in quei tempi avevano virato sul gialloblu) di quegli anni le danze le aveva aperte tal Stoichkov pescato dal Barcellona.