Tra Atalanta e Fiorentina c’è lui, «Ol Faturì». Sauro Fattori, lo ricordate?

Articolo.

Lettura 4 min.

O l Faturì era arrivato in punta di piedi. Toscanaccio, piccolo (un metro e 70), sgusciante e riccioluto. Sor Nedo Sonetti da Piombino dopo 7 partite un po’ così della stagione 1983-84 aveva capito che lì davanti serviva qualcosa di imprevedibile, il classico folletto capace di rompere gli schemi. Non che quell’Atalanta fosse scarsa, proprio no: davanti c’è una sicurezza come Lino Mutti che le sue belle reti le ha sempre fatte, 20 nella stagione di C1 e 5 con Ottavio Bianchi in B. E soprattutto quel lungagnone abruzzese che nella sua stagione di debutto in prima squadra di reti ne fa addirittura 6, Marco Pacione da Cepagatti, provincia di Pescara: capocannoniere della squadra insieme a Marino (tira-la-bomba) Magrin. In sostanza Magrin è pericoloso da qualsiasi distanza e pressoché letale sui calci piazzati, Pacione in area ha pochi rivali, Mutti ci mette l’esperienza, ma quella che manca è la fantasia.