Tra Atalanta e Lazio i gol (e il caratterino) di un bomber dal Gusto speciale: Scala

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I l «Gusto» poteva essere un campione, ma lui non ha mai giocato solo a calcio. Una mezzala di talento cristallino, assoluto, geniale, ma incostante come pochi. Il fatto è che Augusto Scala non era fatto solo per il pallone, gli piaceva vivere. Semplicemente. Poco portato per allenamenti e sacrifici, ma molto per il pallone al quale dava del tu. Come Stan Bowles o Rodney Marsh in Inghilterra, genietti folli dal comportamento decisamente sopra le righe. Come ai tifosi, che di quel romagnolo capellone avevano fatto un idolo fin dal suo arrivo a Bergamo, campionato 1974-75: pochi mesi prima aveva rifiutato il trasferimento dal Bologna all’Avellino e ed era finito fuori squadra. Per protesta nell’aprile 1974 l’Aic indice il primo sciopero dei calciatori, che porta ad un ritardo di 10 minuti del fischio d’inizio.