Tra Atalanta e Valencia c’è... Heriberto Herrera, il «dittatore» che fece dimettere Previtali (che voleva Liedholm...)

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I giornali dell’epoca gli avevano coniato il soprannome di HH2, per distinguerlo da Helenio Herrera. Gioann Brera fu Carlo lo chiamava invece «accacchino», perché Helenio era «accaccone». O anche «Habla Habla» per la sua sbruffonaggine e vanteria. Ma non erano parenti né tantomeno connazionali: argentino il primo, paraguaiano Heriberto. Un personaggio strano, rigido, a tratti innovatore e dal carattere decisamente poco comunicativo. Più che essenziale, a differenza del suo omonimo, talmente loquace e tagliente da meritarsi anche il soprannome di «Vhelenio» Herrera. Heriberto era una sorta di «hombre vertical», definizione che qualche decennio dopo verrà affibbiata curiosamente ad un altro allenatore del Valencia, passato anche in Italia ma dal lato nerazzurro sbagliato, quello dell’Inter: Hector Cuper. Heriberto Herrera ha allenato sia l’Atalanta che il Valencia, come Cesare Prandelli, ma la sua storia è di quelle decisamente più complicate.