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Un esordio da non dimenticare: uno stadio da record e la prima di Stromberg

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U n fiume impetuoso di tifosi porta allo stadio di Bergamo. Mai più come il 16 settembre 1984. Prima giornata di campionato, la prima di Glenn Stromberg con la maglia dell’Atalanta. Le rimpiante quattro di pomeriggio, il sole ormai pallido di un’estate agli sgoccioli. Lo stadio non è un semplice stadio, è una moltitudine di persone sorrette da cemento armato. E’ stato appena ristrutturato: via la pista d’atletica, ecco i nuovi parterre. Ma Le tribune non si vedono nemmeno, tanta gente c’è. Un record che rimarrà imbattuto, finora e per sempre: 43.426 spettatori è la cifra vergata a mano sul foglio ufficiale. Qualcuno ne aggiunge duemila, a spanne. Più verosimile la seconda stima.

Buona parte dei tifosi vedono solo tante teste davanti a loro, schiacciati tra una fila e l’altra, a ridosso del campo. E vien da ridere a pensare alla nuova curva nord, tutta precisa con i seggiolini numerati. Quel record è uno dei motivi per dire a figli e nipoti «Io c’ero». L’altro motivo è che in campo ci sono Atalanta e Inter.