Malala

Sul grande schermo, un ritratto di Malala Yousafzai, attivista pakistana, la più giovane vincitrice del Premio Nobel per la pace. A soli 15 anni era diventata un obiettivo dei Talebani, presa di mira, insieme a suo padre, per la sua battaglia a favore dell'istruzione femminile. Miracolosamente sopravvissuta a un attentato, conduce una campagna globale per il diritto all'istruzione dei bambini, come co-fondatrice del Fondo Malala. E’ il racconto della cultura e dell’infanzia incantata di Malala, la storia di una famiglia che ha detto no alla tirannia e delle conseguenze di un evento sconvolgente che ha trasformato una scolara coraggiosa in una paladina dell’Istruzione conosciuta in tutto il mondo. Il film si articola in una fusione di interviste spontanee, di riprese del Pakistan più vero, di vivide animazioni disegnate a mano che riportano momenti del passato a nuova vita. Due forme di cinema completamente diverse l’animazione e il documentario, che qui convivono poeticamente. "Malala" conduce gli spettatori dal momento in cui l’attivista ed insegnante pakistano Ziauddin Yousafzai ha dato il nome di Malala a sua figlia, in onore della leggendaria eroina del folklore Pashtun Malalai di Maiwand, alla coraggiosa decisione di Malala - all’età di 11 anni - di scrivere un blog per la BBC sotto pseudonimo, sulla sua vita di ragazzina in una città tiranneggiata dai Talebani, fino allo scioccante attentato e alla successiva lotta per la sopravvivenza. Il film si focalizza in particolare sul presente, sulla crescita di Malala mentre prende coscienza del suo potere come agente di un cambiamento globale ed epocale. La giovane è più concentrata che mai sulle più importanti battaglie del nostro tempo, contrastare la violenza, formare nuovi leader e opinionisti nelle comunità e soprattutto dare forza alle ragazze attraverso l’istruzione. “Io ho il diritto di cantare, ho il diritto di andare al mercato, il diritto di parlare. Avrò la mia istruzione, che sia a casa, a scuola, o da qualche parte. Non mi fermeranno” ha dichiarato Malala, dando voce agli oltre 60 milioni di ragazze in età scolare nel mondo che non possono frequentare la scuola e con in testa e nel cuore i circa 70 paesi del mondo in cui queste donne sono minacciate con la violenza solo per il desiderio di istruirsi. Eppure Malala Yousafzai è anche una comune adolescente alle prese con le sue idee sui ragazzi, i compiti a casa, i fratelli, i genitori ed il futuro. Il tutto vivendo sempre sotto i forti riflettori dei media. Un intenso ritratto diretto dal Premio Oscar Davis Guggenheim (Una scomoda verità), e ispirato al libro "Io sono Malala"(Garzanti), 250.000 copie e una presenza in classica best-seller che dura ormai da due anni, che esprime un messaggio di libertà e tolleranza attraverso la straordinaria forza e il coraggioso esempio di questa giovane donna, a soli 18 anni simbolo della lotta per la libertà e per il diritto all’istruzione.

Informazioni

Regia

Davis Guggenheim Malala Yousafzai, Mobin Khan

Genere

Documentario

Anno

2015