Una luce nuova e una prospettiva inedita sul più famoso detective del mondo, quello nato dalla penna di sir Arthur Conan Doyle. Nel 1947 Mr. Sherlock Holmes, ormai novantatreenne, si è ritirato nella sua fattoria, nel Sussex, e qui trascorre placidamente gli anni che gli restano da vivere, dedicando il proprio tempo alla cura delle api, in compagnia di una governante e del figlio di questa, Roger. Ma Mr. Holmes è tormentato. Un ricordo continua a perseguitarlo, quello della sua ultima indagine, il mistero della donna col guanto. Holmes si confida con Roger e con lui ripercorre le circostanze di quell'unico caso che non è riuscito a risolvere e che, anni prima, lo ha portato a ritirarsi... Dopo le rivisitazioni di Guy Ritchie interpretate da Robert Downey Jr. ("Sherlock Holmes" 2009 e "Sherlock Holmes - Gioco di ombre" 2011) e la serie tv con Benedict Cumberbatch, "Sherlock", il personaggio icona della letteratura gialla torna su schermo in una inedita versione agé nel film diretto da Bill Condon, che torna in cabina di regia a due anni di distanza da "Il quinto potere" (2013), basato sul romanzo di Mitch Cullin, "A Slight Trick of the Mind". Tocca qui a Ian McKellen, già interprete del mago Gandalf nelle trilogie de "Il signore degli anelli" e de "Lo Hobbit" e di Magnete nei film sugli X-Men, calarsi nelle vesti del leggendario detective, tornando a collaborare con Condon dopo "Demoni e dei", premiato con l'Oscar nel 1999. Al suo fianco, tra gli altri grandi nomi, Laura Linney, che Condon aveva già diretto nel citato "Il quinto potere" e che ricordiamo anche in "A Royal Weekend" (2012). Nel cast anche il giovane Milo Parker, alla sua seconda prova sul grande schermo dopo "Robot Overlords" (2014).