Festa di San Valentino cena con delitto in costume
Una serata speciale al Castello di Grumello
Una serata speciale al Castello di Grumello
Se siete pasticcerie, cioccolaterie o scuole di arti bianche, a Cavernago, c’è qualcosa che fa al caso vostro. È stato indetto in questi giorni un concorso su base nazionale per la creazione di quello che verrà denominato il «dolce del condottiero Bartolomeo Colleoni».
Ci siamo quasi per lo storico «Palio di Malpaga», tradizionale rievocazione che da molti anni vuole far rivivere momenti di vita medievale.L’appuntamento è per il 16 e 17 agosto.
Per un giorno l’antico borgo di Malpaga tornerà al passato, ritrovando le vecchie atmosfere contadine che fino ad alcuni decenni fa si respiravano nelle cascine che punteggiavano la campagna all’ombra del castello di Bartolomeo Colleoni.
Torna il tour dei castelli del Colleoni: lunedì 2 giugno visite guidate a Malpaga, Martinengo e Romano. Dopo il grande successo della prima edizione oggi, festa della Repubblica, verrà riproposta la possibilità di visitare tre castelli e borghi della Bassa bergamasca
Un affascinante viaggio sulle orme del grande condottiero, tra castelli e borghi medievali della Bassa Bergamasca. Per la prima volta saranno visitabili nella stessa giornata tre importanti località colleonesche .
Dall’Inghilterra all’Italia, un ritorno in grande stile per il giovane chef Stefano Ghisleni, 28 anni, originario di Sotto il Monte che con la moglie Elena Corbetta ha inaugurato il ristorante «Morlacchi» a Bottanuco in via Trieste 9.
«Sono appena tornato dalla visita all’antico borgo di Malpaga, che non conoscevo, e che mi ha colpito per la sua bellezza e unicità». Così il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni ha commentato il progetto del recupero sostenibile del borgo agricolo di Malpaga.
Le pagine de «Le storie dimenticate», pagine di cultura, sono state costantemente tra le più gradite dai lettori del nostro giornale, sia cartaceo sia «on line». Lo testimoniano le centinaia di lettere, commenti, segnalazioni che sono giunte in redazione.
Esiste un «genius loci» bergamasco? Si può rintracciare nella storia del nostro territorio una sensibilità specifica, un modo particolare di vedere la vita, la relazione con il mondo? Certamente sì.