Paul, Ringo e Antonino

So bene che ci sono questioni molto più importanti, come la faccenda della banca, lo sciopero dei trasporti e il ritorno di «Star Wars» ma questa sera è prevista su Sky la prima puntata del nuovo Masterchef che, stando a quanto è stato annunciato con irresponsabile leggerezza, presenterà uno sconvolgimento dalle conseguenze potenzialmente disastrose.

Ai giudici «tradizionali» - Carlo Cracco, Bruno Barbieri e Joe Bastianich – si aggiungerà infatti lo chef Antonino Cannavacciuolo, presenza ben nota nel genere culinario-televisivo, portando così il numero dei protagonisti-conduttori del programma, perdonate la sfacciata esibizione di abilità matematica, da tre a quattro. Immagino facce perplesse o, peggio, annoiate. Lasciatemi dire che questa situazione di Masterchef altro non è che un pretesto per dissertare sulle dinamiche di gruppo la cui importanza, lo capirete, va oltre il programma televisivo. L’ingresso di Cannavacciuolo porta l’illusoria sensazione di equità generalmente indotta dai numeri pari; in realtà, crea un appiattimento pericoloso. Visualizzate lo schieramento dei giudici: Cracco occupava sempre il posto di mezzo, a suggerire tacitamente la sua posizione di leader. Come farà, oggi? Dovrà stare a destra o a sinistra di un centro materialmente e simbolicamente vuoto.

Di quartetti solidi e completi, nella storia, se ne ricordano pochi: su tutti, quello dei Beatles. Un quadrilatero assolutamente complementare da apparire perfetto. Fino a quando si è scoperto che non lo era. Ma, almeno per un certo periodo, i quattro di Liverpool portarono ognuno il suo distinto contributo a una mini-costruzione artistica e sociale di meraviglioso equilibrio. Sapranno Carlo, Bruno, Joe e Antonino porsi allo stesso livello di John, Paul, George e Ringo? Ne dubito, ma almeno ne vedremo delle belle circa i rapporti interpersonali, le guerriglie per la leadership e le ipocrisie di gruppo. In pratica, quello che affrontiamo tutti i giorni nella vita ma che, da stasera, tocca a quei quattro mettere in piazza

© RIPRODUZIONE RISERVATA