Ryanair, è scontro con l'Enac
Dal 23 gennaio stop ai voli in Italia

Ryanair, la compagnia aerea preferita in Italia, mercoledì 23 dicembre ha annunciato che cesserà di operare temporaneamente le rotte domestiche da/per le 10 basi italiane: Alghero, Bari, Bologna, Brindisi, Cagliari, Milano (Bergamo), Pescara, Pisa, Roma (Ciampino) e Trapani, a partire da sabato 23 gennaio 2010, in seguito all’ingiunzione sollevata da Ryanair contro le ordinanze dell’Enac che obbligano Ryanair ad accettare svariate e non sicure forme di identificazione per i passeggeri che viaggiano sulle rotte domestiche di Ryanair, anche se questi documenti di identità sono costituiti da niente più che licenze di pesca.

«Da quando Ryanair opera con il check-in online al 100% - spiega la compagnia low coas in un comunicato - è obbligatorio per la sicurezza di tutti i voli Ryanair che tutti i passeggeri acconsentano al momento della prenotazione di presentare o il passaporto o la carta di identità al gate d’imbarco prima di salire a bordo del proprio volo. Queste procedure di sicurezza sono sempre andate avanti in modo soddisfacente per molti anni su tutte le 1.000 rotte di Ryanair sia per i voli domestici che per quelli internazionali in tutta l’Unione Europea. Ryanair è rimasta perciò sorpresa e delusa dal fatto che l’Enac, l’autorità dell’aviazione italiana, senza consultare o discuterne con Ryanair, ha introdotto unilateralmente le ordinanze di cui sopra l’11 e il 12 novembre 2009, che hanno interferito con e minato le procedure stabilite.

L’ordinanza dell’Enac minaccia di arrestare il personale dell’handling se si rifiuta di far viaggiare i passeggeri con forme di identificazione non consentite comprese patenti di guida, badge lavorativi o licenze di pesca italiane. Dal momento che queste altre forme di identificazione non hanno soddisfatto gli standard internazionali di sicurezza, il solo risultato delle ordinanze dell’Enac sarà quello di ridurre la sicurezza dei passeggeri di Ryanair e dei voli sulle rotte domestiche italiane.

Ryanair non può permettere che le sue procedure di sicurezza – che sono approvate da tutti i passeggeri al momento della prenotazione con Ryanair – subiscano interferenze e vengano minate dalle ordinanze illegali e inappropriate dell’Enac che così facendo riduce la sicurezza dei passeggeri e dei voli. Ryanair cesserà di operare i voli domestici dagli aeroporti italiani di cui sopra a partire da sabato 23 gennaio (cioè con un mese di preavviso) e questi voli saranno ripristinati solo se Ryanair sarà certa che la sicurezza delle sue operazioni non sarà minacciata dall’interferenza illegale dell’Enac».

Ryanair invita tutti i passeggeri a protestare sull’interferenza illegale dell’Enac circa la sicurezza delle operazioni di Ryanair con il Direttore generale dell’Enac, Alessio Quaranta, all’indirizzo [email protected]

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L'opinione di Stefano Paleari, direttore scientifico del Centro internazionale studi sugli aeroporti
Eco di Bergamo Scontro Enac-Ryanair, il Pd: «La sicurezza va garantita»