La storia di Ponte S. Pietro on line
grazie a 680 cartoline d'epoca

La storia del paese online, raccontata da 680 cartoline d'epoca messe in rete, ha già incontrato il favore di quasi mille tra collezionisti, appassionati del settore e cittadini qualunque che sono diventati fan del gruppo «Cartoline di Ponte».

In realtà dietro questo gruppo «facebookiano» c'è Roberto Scudeletti, un giovane ingegnere (laureato in Ingegneria delle telecomunicazioni al Politecnico di Milano) con la passione del collezionismo e un amore per il paese dove è nato e cresciuto che lui definisce, facendo riferimento alla sua passione per i fumetti, «la mia hometown di cui ho bellissimi ricordi».

Il sito Internet «ceraunavoltapontesanpietro» creato da Scudeletti con la collaborazione di un amico informatico e il supporto e le informazioni di Gianni Cardani, figura storica dell'archivio dell'immagine della biblioteca di Ponte San Pietro, comprende un'esposizione virtuale di 680 cartoline d'epoca suddivise in base ai luoghi del paese a partire da quelli che non ci sono più.

Come per esempio il campo di aviazione Caproni che, durante la guerra, era un punto di riferimento per l'aeronautica militare bergamasca, oppure la casa di cura Erni, che era chiamata «Convalescenziario» perché ospitava persona in attesa di guarigione; curioso anche vedere come si presentava via Vittorio Emanuele nel 1924, con il passaggio delle prime macchine che doveva sorprendere parecchio i passanti a tal punto da voltare le spalle al fotografo che immortalava la scena, oppure piazza della Libertà nel 1930.

Queste sono alcune delle cartoline che Scudeletti ha messo nella sezione del sito «Le mie preferite». Ma l'esposizione virtuale è molto più ampia e comprende un periodo che va dalla fine dell'Ottocento fino agli inizi degli anni Ottanta. Le cartoline sono state suddivise, in base al luogo, in 34 gallerie: questo permette al navigante di notare i cambiamenti che sono avvenuti nel corso degli anni.

Di grande interesse la sezione storica nella quale si possono trovare fotografie inerenti il bombardamento di Ponte da parte degli alleati avvenuto tra il 1944 e il 1945. Un particolare innovativo del sito è la geolocalizzazione: un procedimento per cui, utilizzando la mappa di Google earth, si può vedere dove è situato ora il luogo o il paesaggio rappresentato sulla cartolina; invece zoommando sulla piantina viene visualizzato lo stesso luogo visto ai giorni nostri dal satellite.

Sempre cliccando sul tasto «visualizza esposizione», presente in ogni galleria, si può avere una particolare animazione come se l'utente potesse sfogliare le cartoline raccolte in un album virtuale. «Certe cartoline - racconta Scudeletti - sono dei piccoli gioielli sia per l'immagine presentata sia per il testo in esse contenuto. La più antica ha il timbro del 1898 ed è stata trovata in Svizzera tra la corrispondenza dei Legler. Una addirittura su un'asta in internet da un venditore argentino. La raccolta è un omaggio al mio paese ma soprattutto ai giovani che vogliono conoscere la storia locale e le loro origini attraverso un passato che sempre più spesso non conoscono».

Su ogni cartolina è stato messo un logo particolare per evitarne la riproduzione senza autorizzazione, ma basterà chiedere il consenso all'ingegnere e si potrà avere la scansione delle immagini che interessano in alta risoluzione. Nel sito dedicato ai sanpietrini si legge: «Questo lavoro è dedicato agli abitanti di Ponte San Pietro che si chiamano, e fa quasi ridere, pontesanpietrini. “In mezzo scorre il fiume” era il titolo di quel bellissimo film, mi piace pensare che sia un fiume ad accomunarci: il Brembo. Ogni tanto mi piace anche tornare sul ponte e guardare l'acqua che scorre. Tutto scorre, tutto va ma finché abbiamo ricordi il passato dura e il futuro da speranza». Quanto basta per cliccare su: www.ceraunavoltapontesanpietro.com.

Annamaria Franchina

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