Malpensata, parcheggio selvaggio
Residenti esasperati: ecco le foto

Adesso basta. I residenti della Malpensata, che ogni giorno devono lottare contro il degrado del quartiere, devono fare i conti anche con il parcheggio selvaggio sugli spazi verdi della zona vicina al mercato. Anche domenica, come testimoniano le fotografie che ci hanno inviato, complice la sfilata di Mezza Quaresima che ha attirato migliaia di persone, in via Mozart gli automobilisti hanno parcheggiato ovunque.

Così un gruppo di residenti, dopo aver documentato la situazione, ha scritto al presidente della prima Circoscrizione, Alessandro Trotta, chiedendogli di intervenire. Riportiamo due lettere dei residenti e le fotografie scattate domenica.

«Egr. Presidente della 1. Circoscrizione,
ti invio qualche foto dell'inciviltá di parecchi automobilisti che si sono permessi di parcheggiare impuniti sull'erba nelle vie del nostro quartiere. Vengono anche dalla Svizzera. Alcuni hanno strappato i nastri che alcune signore avevano teso tra i fusti delle piante, sperando cosí di evitare lo scempio. Visto che la fanno franca nonostante le nostre segnalazioni, credi che la prossima volta non ci riproveranno? I vigili mi hanno risposto gentilmente di essere troppo occupati e troppo pochi per provvedere. E lunedì mattina la storia si ripeterá con il mercato. Le immagini si commentano da sole».
Manlio V.

«Io credo anche che davanti ad una segnalazione di reato (non si tratta solo di infrazione al codice della strada, ma anche di danneggiamento della cotica erbosa, del verde pubblico) la polizia municipale sia tenuta ad intervenire. Inoltre alle 18,40 una pattuglia della polizia stradale era ferma in via Mozart, ma non ha elevato alcuna contravvenzione. Io credo che non vi sia giustificazione all'omissione di atti di ufficio, obbligatori in caso di reato. Già, ma qui non si sta parlando di un quartiere normale di una città normale: qui si sta parlando della Malpensata, zona franca per qualsiasi tipo di reato. Lanciamo un appello: chiunque voglia infrangere le leggi e le regole di una normale convivenza, può trovare asilo nel nostro quartiere, con il benestare delle nostre istituzioni».
Giovanni Gualandris

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