Treviglio: un migliaio al Gay Pride
Il corteo è sfilato senza eccessi

L'orgoglio gay è sfilato a Treviglio. La parata per il Gay Pride nella cittadina della Bassa, un'inedito per la terra bergamasca, si è tenuto regolarmente e senza nessun intoppo sabato 3 luglio. Presente circa un migliaio di persone, omosessuali, lesbiche, ma anche eterosessuali che hanno voluto dare il loro sostegno alla manifestazione, il corteo ha percorso le vie del centro cittadino per concludersi in piazza Garibaldi dove è stato allestito un palco.

È stato un corteo senza nessuna connotazione politica, senza nessun eccesso nel linguaggio e nel look (l'Arcigay ha rifiutato di parteciparvi proprio perché considerato eccessivamente sobrio), in cui si è prevalentemente ballato e cantato a suon di musica. Nessun problema per carabinieri, polizia locale e stradale che hanno dovuto soltanto gestire la manifestazione sul piano della viabilità.

Sul palco è salita il sindaco Ariella Borghi, insieme alla giunta di centrosinistra, che ha ribadito come Treviglio non sia una città omofoba. Ricordiamo che nei giorni scorsi la Lega Nord aveva criticato pesantemente la decisione di consentire la sfilata del Gay Pride, invitando addirittura il sindaco a dimettersi.

Stefano Aresi, organizzatore dell'evento, ha espresso tutta la sua felicità: «Ringrazio l'Amministrazione comunale e la gente di Treviglio per come ci hanno accolto. Per noi bergamaschi (ma c'erano persone provenienti da tutta la Lombardia, come dalla Liguria e dal Veneto, ndr) è stata una grande emozione essere protagonisti del primo Gay Pride organizzato nella nostra provincia. Per noi è stata una giornata molto importante sul piano della visibilità, per far capire che siamo persone normali che non devono essere discriminate».

Sul palco sono anche salite Giulia Lorenzi, presidente Arcilesbiche Bergamo, Rita De Santis, presidente dell'Agedo (Associazione dei genitori di figli gay), l'attrice Maddalena Balsamo e Tina e Terry, due mamme lesbiche.

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