Romano: «Leonessa nei campi»
Ricerche vane dopo l'allarme

La leonessa non è stata trovata, ma dopo aver tenuto in apprensione per alcuni giorni la zona, un effetto della sua presunta presenza c'è già stato: sono infatti diminuiti i frequentatori, a piedi o in bici, che utilizzavano la strada bassa del Bradalesco, tra Romano e Covo, la zona dove è stata segnalata la presenza del grosso felino.

L'ultimo scorcio d'agosto ha portato a Romano la storia (e con essa la preoccupazione) per una leonessa che sarebbe stata vista vagare nei campi di mais della strada ciclopedonale che collega Romano con Covo. Della vicenda si stanno occupando i carabinieri della compagnia di Treviglio e della stazione di Romano.

«Abbiamo fatto tutte le verifiche e siamo vigili, ma la gente può stare tranquilla», commenta il vicesindaco di Romano, Mario Suardi, che ha partecipato alla ricerca del felino. Tutto è cominciato alcuni giorni fa, quando due ragazzine di Covo sono tornate a casa riferendo che, verso mezzogiorno, avevano visto una leonessa, con in bocca un altro animale, uscire dai fusti di mais di un campo del Bradalesco.

Le ragazzine hanno confermato e talmente insistito nella loro versione che nel tardo pomeriggio i loro genitori hanno deciso di fare la segnalazione ai carabinieri. È scattato così il piano di ricerca della leonessa. Coi carabinieri si è mossa anche la polizia locale di Romano mentre è stato interpellato il Corpo forestale dello Stato.

Lo stesso vicesindaco di Romano Mario Suardi con Giovanni Colombo, esperto e socio della Protezione civile comunale, hanno partecipato ai sopralluoghi. «Non bisognava creare allarmismi tra la popolazione - dice  il vicesindaco di Romano - ma quella strada è molto frequentata da gente che vi passeggia o ci va con la bici e bisognava valutarne anche se chiuderla o meno».

Per le ricerche della leonessa è stato utilizzato anche un elicottero dell'Arma che ha sorvolato la zona. «Un animale così lascia delle tracce, delle orme, avrebbe spezzato con il suo passaggio le piante di mais», dice Giovanni Colombo che per scrupolo ulteriore è andato a fare un giro nelle cascine vicine al luogo di avvistamento.

«Ho trovato tutti tranquilli, vicino al posto dove le ragazzine hanno detto di aver visto la leonessa ci sono dei vitelli allevati. E la belva li avrebbe attaccati», dice. Della leonessa, quindi, nessuna traccia ma la strada del Bradalesco è diventata un po' più deserta come commenta un pensionato: «Io ci andavo spesso a camminare ma adesso devo confessare che ho un po' di timore per la storia del leone».
 G. B. R.

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