Lombardia e caccia un deroga:
la Regione chiede incontro alla Ue

Per la caccia in deroga la Regione Lombardia ha approvato un ordine del giorno della Lega che chiede incontro con Commissione europea: obiettivo è verificare lo stato della legislazione perché venga permesso l'esercizio della caccia in deroga nelle regioni richiedenti.

Per la caccia in deroga la Regione Lombardia ha approvato un ordine del giorno della Lega Nord che chiede incontro con Commissione europea. Lo scopo è di verificare lo stato della legislazione in materia venatoria e per istituire un dialogo proficuo e continuo affinché venga permesso l'esercizio della caccia in deroga nelle regioni richiedenti.

Durante la discussione sono intervenuti i consiglieri regionali della Lega Nord, Roberto Pedretti e Giosuè Frosio. «Unicamente per correttezza istituzionale - spiegano Frosio e Pedretti –  votiamo a favore del provvedimento di abrogazione della legge regionale sulla caccia in deroga. Siamo infatti convinti che non si tratti di un atto di vera legalità, ma di una forzatura della Commissione Ue e di un gesto estremamente ingiusto contro l'Italia e soprattutto contro la Lombardia e il Veneto, rimaste ormai le uniche regioni a sostenere apertamente la caccia in deroga. La Lega Nord non ha nessuna intenzione di fermare la propria battaglia a difesa delle tradizioni venatorie lombarde. Faremo di tutto per far valere i diritti dei cacciatori e per salvare i roccoli che sono ormai un patrimonio plurisecolare del paesaggio lombardo».

«Per questi motivi  - continuano i rappresentanti del Carroccio  - abbiamo presentato un ordine del giorno, successivamente approvato dall'Aula,  che impegna la Giunta regionale ad attivarsi immediatamente presso le istituzioni competenti, nazionali e comunitarie, al fine di trovare le idonee soluzioni per autorizzare in piena legittimità la pratica della caccia in deroga per motivi tradizionali. Inoltre il nostro documento chiede alla Presidenza del Consiglio regionale di promuovere un incontro tra una rappresentanza dell'assemblea e la commissione Ue allo scopo di verificare lo stato della legislazione in materia venatoria e per istituire un dialogo proficuo e continuo affinché venga permesso l'esercizio della caccia in deroga nelle regioni richiedenti».

«Il consiglio regionale della Lombardia - dice invece l'Idv - ha ingranato la retromarcia  e votato compatto per l'abrogazione dei provvedimenti sulla caccia in deroga e sull'impiego dei richiami vivi. Nel corso del dibattito l'Italia dei Valori, da sempre impegnata nella difesa delle legalità anche in materia di caccia, ha presentato un ordine del giorno (poi dichiarato irricevibile dal presidente Boni) che avrebbe impegnato il presidente Formigoni e la giunta a predisporre le appropriate misure affinché le probabili sanzioni europee vengano saldate da quei consiglieri regionali che hanno sostenuto con il loro voto favorevole, a partire dal 2005, atti contrari alle leggi europee».

«Non riteniamo corretto – spiega il consigliere regionale Gabriele Sola – che siano gli italiani a pagare per le posizioni illegittime e dolose assunte da alcuni politici più sensibili alle pressioni (ed ai voti) della lobby dei cacciatori che agli interessi della collettività».

«L'abrogazione dei provvedimenti in materia di caccia – dice Sola – è un gesto dovuto, viste le procedure di infrazione aperte dall'Ue a carico del nostro Paese, a causa di Regioni come la Lombardia ed il Veneto. Ricordiamo ai colleghi di maggioranza e di parte dell'opposizione - i quali anche oggi, con i loro interventi, hanno dimostrato di non aver compreso la differenza tra deroghe legittime in materia di caccia e normative illegittime come quelle lombarde – che l'Europa prevede sì delle deroghe, ma in casi eccezionali e specifici. La Lombardia, invece, ogni anno ha approvato deroghe non motivate, e quindi illegittime, che avevano il solo scopo di compiacere la potente lobby dei cacciatori bergamaschi e bresciani».

«In quest'aula – prosegue Sola- le uniche forze politiche ad aver assunto, fin da subito, una posizione netta per il rispetto delle leggi sono state Idv e Sel. Alla maggioranza pidiellin-leghista e a quella parte di minoranza che ha votato a favore di provvedimenti illegittimi chiedo: abbiate almeno l'onestà intellettuale di riconoscere l'inopportunità della vostra condotta politica».

«La linea del nostro partito – ricorda infine Sola –, dato l'attuale quadro normativo, è contraria alla caccia in deroga. Qualunque esponente esprima posizioni differenti lo fa esclusivamente a titolo personale».

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