Interviene il Pd: «La Provincia
faccia chiarezza sul Piano cave»

«Dopo le sentenze del Tar e i numerosi illeciti riscontrati nelle ultime settimane, la Provincia deve fare chiarezza sul Piano cave di Bergamo: vanno revocate le autorizzazioni relative al piano annullato, e sospendere ogni istruttoria e rilascio in corso». È questa la posizione del gruppo del Partito Democratico in via Tasso, che sull'argomento ha depositato un'interpellanza.

Il Piano cave della provincia di Bergamo è stato approvato dal consiglio regionale nel 2008, e più volte annullato dal Tar di Brescia: per ben tre volte nel 2010 (anche su ricorso di Wwf, Italia Nostra e Legambiente), e nel 2011 per la mancanza della Valutazione ambientale strategica (Vas).

«Manca quindi, a oggi, un Piano cave vigente per la provincia orobica: sarebbe quindi impossibile - dice il Pd - rilasciare nuove autorizzazioni legittime o iniziare istruttore. Usiamo il condizionale, perché la Provincia sembra ignorare l'effetto delle sentenze del Tar, procedendo comunque come se niente fosse. Pensiamo però che, in un momento delicato come questo, in cui sono emersi numerosi illeciti legati ad aziende che operano anche nell'ambito delle cave in Regione Lombardia ed in particolare in Provincia di Bergamo, sarebbe opportuno operare nella massima trasparenza e nel pieno rispetto della legalità».

Su queste basi e in merito al Piano cave il gruppo consiliare del Pd ha chiesto al presidente Pirovano di fare chiarezza su cinque punti:
- l'elenco delle autorizzazioni rilasciate dalla Provincia di Bergamo successivamente alle citate pronunce del TAR;
- l'elenco delle istruttorie in essere conseguenti alla presentazione di domande di autorizzazione relative agli Ambiti Territoriali Estrattivi appartenenti al Piano Cave di Bergamo;
- quale sia l'orientamento della Provincia in riferimento alle autorizzazioni in fase istruttoria alla luce degli elementi sopra richiamati;
- se la Provincia di Bergamo non ritenga opportuna l'immediata revoca/annullamento delle istruttorie e delle autorizzazioni rilasciate in ordine ad ambiti fondati sul piano annullato in via di autotutela;
- se la Provincia di Bergamo non ritenga opportuno applicare l'immediata sospensione di ogni istruttoria e rilascio di autorizzazione in corso.

«In aggiunta - dichiara il capogruppo Francesco Cornolti - riteniamo indispensabile che la Provincia (segnatamente l'Assessorato competente) debba iniziare, da subito la procedura finalizzata a revisionare e ad adottare il nuovo piano cave poichè quello in atto è superato e non più rispondente ai criteri di sostenibilità ambientale e terrritoriale, partendo dai pareri espressi delle Amministrazioni Comunali interessate. Nel contempo chiamiamo alla responsabilità di governo della Regione Lombardia la quale, oltre ad avere competenze in fase di approvazione definitiva, deve dettare regole certe in ordine alla quantità e alla localizzazione interprovinciale». 

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