Le famiglie con il Papa
È un'occasione di crescita

Questa lettera, scritta dal vescovo di Bergamo, monsignor Francesco Beschi, in vista del VII Incontro mondiale delle famiglie in programma a Milano dal 1° al 3 giugno, e al quale parteciperà Papa Benedetto XVI, è diretta a tutti i fedeli della diocesi di Bergamo.

Carissimi, nell'imminenza del VII Incontro mondiale delle famiglie voglio rivolgermi a ciascuno di Voi per richiamare ancora una volta il significato di questo straordinario evento ecclesiale che ci coinvolge da vicino. Nel contesto sociale e culturale attuale, l'incontro mondiale delle famiglie è per le nostre comunità e per tutti noi un'occasione unica e preziosa per riconoscere e rendere una chiara testimonianza del valore ecclesiale e sociale della famiglia.

La famiglia è la via maestra alla comunione e alla pace; è il primo, insostituibile «grembo della fede» per ogni figlio. I cristiani, proponendo la famiglia in tutta la sua bellezza, al di là delle loro fragilità, intendono testimoniare agli uomini e alle donne del nostro tempo, qualunque sia la loro visione della vita, che l'oggettivo desiderio di infinito che sta al cuore di ogni esperienza di amore si può realizzare.

La famiglia così concepita è un patrimonio prezioso anche per l'intera società. La presenza a Milano del Santo Padre, che egli ha voluto personalmente rendere particolarmente prolungata e intensa, è una chiara espressione di attenzione e affetto per le nostre comunità cristiane. Vi esorto ad accogliere Benedetto XVI come il successore di Pietro, riscoprendo il senso autentico del ministero del Papa nella Chiesa di Dio: il Papa viene a noi per «confermare la nostra fede» (cf. Lc, 22,32). Questo è il suo ministero proprio.

E la crescita nella fede è il frutto che ci aspettiamo dall'incontro festoso con il Santo Padre. L'Incontro mondiale delle famiglie e la presenza a Milano di Papa Benedetto XVI mi sembrano per tanti motivi una grande occasione di risveglio della fede e di crescita nell'appartenenza ecclesiale per tutti i fedeli battezzati che hanno un po' perso la strada di casa. Anche grazie all'incontro mondiale delle famiglie «stiamo tutti tornando a casa», come esortavo nella mia prima lettera pastorale «A casa nella Chiesa».

Tocca ora a ciascuno di noi manifestare la bellezza e l'importanza di questo incontro tra famiglie. Invitarle a partecipare all'Incontro mondiale sia un'occasione di ringiovanimento di tutta la Chiesa e delle stesse famiglie. Per rispondere a questo grande dono di Benedetto XVI è importante che ciascuno di noi intervenga di persona soprattutto partecipando alla celebrazione dell'Eucaristia del 3 giugno presso l'aeroporto di Bresso, dove il Santo Padre concluderà il VII Incontro Mondiale delle Famiglie.

Dal punto di vista operativo chiedo a tutte le comunità cristiane della Diocesi che in tutte le celebrazioni si esortino i fedeli a prendere parte agli eventi culminanti del VII Incontro mondiale delle famiglie e in particolare alla celebrazione eucaristica con il Santo Padre la domenica 3 giugno. Desidero che in questi giorni si intensifichi la preghiera personale e comunitaria, soprattutto attraverso il Santo Rosario, perché il VII Incontro Mondiale delle Famiglie porti a tutte le famiglie frutti di speranza e di carità; Voglio, infine, cogliere l'occasione di questa mia lettera per ringraziare tutti coloro, e so che sono numerosi, che sostengono personalmente l'Incontro mondiale e che, con intelligenza e generosità, stanno rendendo possibile la partecipazione di numerose famiglie alla messa con il Papa. Con vivo affetto vi benedico nel Signore.

Francesco Beschi
Vescovo di Bergamo

© RIPRODUZIONE RISERVATA