Buche sull'asse, uno slalom
L'Aci e i 50 all'ora: un nonsenso

Settantamila veicoli al giorno: l'Asse interurbano cede sotto i colpi del traffico quotidiano. Conseguenza: l'asfalto si buca e deforma, gli incidenti aumentano. Così è arrivato il limite a 50 all'ora. Ma l'Aci lo definisce un nonsenso. Sei d'accordo? Commenta

Settantamila veicoli al giorno: l'Asse interurbano cede sotto i colpi del traffico quotidiano. Conseguenza: l'asfalto si buca e deforma, gli incidenti aumentano. «L'incidentalità – spiegano però dalla Provincia – è maggiore perché maggiore è il passaggio».

70 mila veicoli di media contro i 25 mila delle altre strade. Più auto significa più possibilità di incidenti. Gli scontri mortali, invece, sono di meno che su altre vie provinciali.

Ciò non toglie che i lavori siano urgenti e che il limite di 50 chilometri orari messo, ad esempio, nel tratto che va dal ponte sul Brembo fino all'Isola sia un'escamotage-tampone discutibile per la sicurezza.

«È un provvedimento temporaneo – precisano sempre da via Tasso –, in attesa che parta la manutenzione. Andare a velocità sostenuta su tratti sconnessi può essere molto pericoloso per gli automobilisti, ma soprattutto per i motociclisti». Intanto che la buca resta, quindi, la velocità si abbassa.

Con l'Aci che contesta. «Il limite di velocità è un non senso: i 50 chilometri orari già non si riescono a rispettare in città, figuriamoci su un percorso a scorrimento veloce come l'Asse, dove rischiano anche di creare ulteriori intasamenti e code, oltre a pericoli».

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