Pendolari sempre più indignati:
quattro carrozze al posto di sette

Il viaggio inaugurale del «Lombardia Express», il treno di «lusso» per Milano, e le condizioni, sovente indecenti, dei treni dei pendolari, un contrasto stridente, stanno aumentando l'indignazione di chi usa quotidianamente un mezzo di trasporto pieno di magagne.

Il viaggio inaugurale del «Lombardia Express», il treno di «lusso» per Milano, e le condizioni, sovente indecenti, dei treni dei pendolari, un contrasto stridente, stanno aumentando l'indignazione di chi usa quotidianamente un mezzo di trasporto pieno di magagne. Ecco un'email esemplificativa nel racconto di un episodio dei giorni scorsi.

«Ieri ha compiuto il suo viaggio inaugurale il "Lombardia Express" da Bergamo a Milano: pubblico vip, riprese del Tg3, l'assessore Cattaneo e l'ad Biesuz in posa sorridenti per le foto di rito. Oggi l'amara realtà dei pendolari bergamaschi: il treno delle 8.02 (esternamente tutto rimodernato e riverniciato con i colori d TreNord) è formato da 5 carrozze (5 non 7, assessore Cattaneo!) di cui una fuori servizio (cinque meno uno uguale quattro; quattro carrozze non 7 come ci aveva solennemente promesso dottor Biesuz!), l'interno delle carrozze è il solito, vecchio, sporco, poco accogliente».

«Regione Lombardia e Trenord continuano con la loro politica di Robin Hood al contrario: rubano (risorse) ai poveri (i pendolari) per dare ai ricchi (chi può pagare 12 euro un viaggio di sola andata a Milano)».

Salvatore Vassallo del Comitato Pendolari Bergamaschi

«Per dire tutta la vera verità, la carrozza centrale del treno in oggetto non era "fuori servizio": aveva "solo" tutte 4 le porte guaste, cioè bloccate e inutilizzabili. La carrozza era comunque quasi piena perché i pendolari: 1. non volevano viaggiare in piedi; 2. non si sono resi conto che tutte 4 le porte erano bloccate se non quando sono dovuti scendere a Milano Lambrate o alla stazione Centrale; 3. perciò non si sono resi conto che viaggiare su una carrozza in tali condizioni significa viaggiare non in condizioni di sicurezza. Voilà, il menù di Trenord per i pendolari bergamaschi è servito».

Dante Goffetti, del Comitato Pendolari Bergamaschi

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